LECCO – Per qualcuno sono solo qualche gradino, per altri una “faticaccia” ma alla fine, a vincere, è la salute. Così, in tanti hanno accolto l’invito di “Lecco in salita” e a lanciarsi alla conquista del campanile della basilica di San Nicolò, salendo su fino al 126esimo gradino della torre campanaria.
Il tutto sotto il controllo del personale sanitario: in fase di partenza, infatti, un medico ha esaminato la pressione arteriosa e la frequenza cardiaca ai partecipanti. Al termine della salita un secondo medico ha invece valutato i tempi di recupero e, incrociando i dati relativi a età, peso corporeo, altezza e pratica sportiva dispensando utili consigli su stili di vita e comportamenti.
Si tratta della terza edizione organizzata dall’Associazione Lecchese Ipertesi in occasione della giornata di prevenzione alle malattie cardio-cerebro-vascolari.
“Invitiamo la gente a camminare, a muoversi, per esempio a fare le scale e non a prendere l’ascensore – ha spiegato uno dei referenti dell’associazione, il medico cardiologo Giorgio Miot, in pensione dopo aver esercitato per 50 anni la propria attività nelle strutture ospedaliere comasche e lecchesi – Il campanile attrae perché è possibile guardare il panorama e ci si guadagna in salute”.