LECCO – Riceviamo e pubblichiamo la lettera dell’assessore comunale alla Famiglia e medico, il dott. Ivano Donato, riguardo ai giorni di grande affluenza e di lunghe attese al Pronto Soccorso di Lecco:
“Vi sono spesso segnalazioni e articoli sui quotidiani locali di Lecco, in merito al Pronto Soccorso, alle lunghe attese, agli sbuffi, al senso di una sanitá che non funziona. Voglio peró raccontare anche quello a cui ho assitito presso il negozio del parrucchiere dell’ ospedale, il 2 gennaio, fatto che mi impone di fare qualche riflessione.
Un premessa innanzi tutto. Ho sempre pensato che tutti quelli che si recano in un pronto soccorso, siano affetti da problemi di varia natura, per fortuna spesso non disperati ma che evidentemente, se li recatesi, bisognosi di assistenza e cura.
É altrettanto noto che le prestazioni mediche, vengono suddivise in codici che vanno dal verde, i meno gravi, ai rossi, i piú gravi, e che necessitano quindi di prestazioni di cura immediate. Tutto ció peró non basta talvolta a tranqullizzare chi é in attesa. Da qui gli articoli di molti cittadini.
Quello che voglio raccontare, comunque, é proprio una scena alla quale ho assistito, svoltasi nel su detto negozio. Una cliente del negozio o meglio una paziente del Pronto Soccorso, che lamentandosi della lunga attesa in Pronto Soccorso, bellamente si reca ad acconciarsi la chioma dicendo candidamente entrando, che vista la lunga fila ne approfittava per farsi una messa in piega!
Ma la signora aveva bisogno del Pronto Soccorso o del Parrucchiere mi chiedo io? Lascio a voi lettori la risposta e i commenti di una tale scena. Io i miei, da medico dell’ ospedale, gli ho fatti. Purtroppo anche questa è Italia”.
Un saluto
Ivano Dr. Donato