Fase C: oltre 200 docenti da reclutare per le scuole lecchesi

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scuola alunniLECCO – Ci vorrà ancora del tempo, almeno un altro mese, prima che si concluda il reclutamento dei docenti nelle scuole lecchesi: la Fase C, l’ultima sulle immissioni in ruolo dei professori, dovrebbe giungere a compimento entro il 15 novembre con le nomine, seguirà la risposta di accettazione da parte dei candidati e la stipula dei contratti.

“Per dicembre questa operazione dovrebbe chiudersi” spiega il segretario di Uil Scuola, Giuseppe Pellegrino che, insieme ai colleghi di Cgil, Cisl, Gilda e Snals lunedì sera ha incontrato il provveditore Volonté; un incontro chiesto dai tre sindacati confederali.

Sarebbero oltre 200 i posti a disposizione nel lecchese che verrebbero coperti con la Fase C, tante sarebbero le richieste dal territorio per il potenziamento dell’offerta formativa. Il 70% delle nomine saranno gestite dalle scuole, il 30% dall’ufficio scolastico. Questa fase è riservata ai docenti iscritti nelle graduatorie ad esaurimento e nelle graduatorie di merito del concorso del 2012 che non hanno avuto nomina durante le precedenti fasi A e B.

Giuseppe Pellegrino - UIL
Giuseppe Pellegrino – UIL

“Purtroppo non crediamo che risolva il problema delle supplenze – prosegue Pellegrino – è un anno particolare per la scuola, abbiamo avuto immissioni di ruolo che avrebbero dovuto stabilizzarsi nella Fase B, invece molti docenti sono rimasti nelle loro province di origine dove avevano già assunto l’incarico di supplenza. Questi torneranno a Lecco il prossimo luglio ma potranno fare domanda di trasferimento, quindi, in effetti, potrebbero non insegnare nemmeno un giorno nelle scuole del nostro territorio.

A ciò si aggiunge il problema dei precari impiegati nelle scuole lecchesi che “invece di diminuire rischiano di aumentare – spiega il sindacalista della Uil – oggi tanti che stanno lavorando negli istituti della provincia si ritroveranno a non avere sbocchi effettivi perché le scuole, per ricoprire gli incarichi, hanno pescato tra i  docenti di terza fascia non abilitati ed altri che si sono messi a disposizione fuori graduatoria, questo soprattutto nelle scuole primarie e negli istituti superiori per materie tecniche”.

Per questo il giudizio dei sindacati sul piano di stabilizzazione dei precari della scuola resta negativo e il 28 novembre si preparano a manifestare insieme ai lavoratori del pubblico impiego, in vista di un possibile sciopero generale che potrebbe tenersi prima di Natale.