Scuole. Prime a rischio, i sindacati: “Sbagliati tempi e metodi”

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Lo striscione di protesta appeso fuori dalla scuola primaria di Chiuso
Lo striscione di protesta appeso fuori dalla scuola primaria di Chiuso

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LECCO – “Intendiamo segnalare e denunciare che, ancora una volta, l’intero apparato amministrativo (Comune e amministrazione scolastica) non ha saputo realizzare un piano dell’offerta formativa territoriale capace di rispondere ai bisogni reali della città”.

I sindacati Cgil, Cisl e Uil scuola intervengono così sul caso che sta animando la discussione tra mondo scolastico e genitori, con le prime classi di alcuni istituti a rischio (nei rioni di Bonacina, Laorca e Malnago) e con l’ipotesi di chiusura di alcune di queste scuole, una sorte non esclusa nemmeno per la primaria di Chiuso dove non esistono attualmente problemi per la formazione di una nuova classe.

La scuola del rione di Bonacina
La scuola del rione di Bonacina

“Si sono organizzati openday, con impegno di energie e risorse, si sono concluse le iscrizioni e solo ora ci si rende conto che non è possibile formare le classi? – si chiedono i sindacalisti Pasquale Lo Bue, Mario Rampello e Giuseppe Pellegrino – Un buon governo sa leggere la realtà in cui si trova ad operare e programmare ed agire di conseguenza. Non è possibile non partire dal dato numerico e questo era un dato facilmente reperibile e da anni è sotto osservazione. Perché l’Amministrazione non si è mossa in tempi utili per garantire una possibile scelta formativa a studenti e famiglie?”

Per i sindacati sono stati sbagliati i tempi e i metodi. “Infatti, noi Organizzazioni Sindacali, da anni abbiamo segnalato l’esigenza di ripensare all’offerta formativa della nostra città, convinti che un sistema formativo, per essere efficace ed efficiente deve coinvolgere tutta la comunità locale, deve attivare e mettere in sinergia le risorse di tutti coloro che si occupano di educazione e istruzione: il personale della scuola, gli enti locali, gli operatori dei servizi, la famiglia e la comunità”.

L’auspicio di Cgil, Cisl e Uil scuola è che che, attraverso una responsabilizzazione allargata, “si colga questa occasione per iniziare ad operare nella direzione di costruire un “patto territoriale di istruzione e formazione scolastica per la città di Lecco” e garantire così studenti e famiglie nella scelta del proprio percorso formativo”.