WWF: luci spente e aperitivo a km zero per l’Ora della Terra

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GALBIATE – Si spengono le luci per l’Ora della Terra: l’evento internazionale contro i cambiamenti climatici si è svolto anche nel lecchese grazie al WWF che ha coinvolto nell’iniziativa una decina di Comuni, compreso il capoluogo di provincia, che, per l’occasione, hanno rinunciato ad illuminare piazze, monumenti e vie principali per un’ora nella serata di sabato.

A Lecco, intorno alle 20.30, si è “spenta” la facciata del Teatro della Società nella centralissima piazza Garibaldi.

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“E’ un gesto simbolico di attenzione verso l’ambiente e verso i cambiamenti climatici che stanno sconvolgendo il pianeta– spiega Lello Bonelli, presidente del WWF di Lecco – l’agricoltura è il principale fattore che incide sull’effetto serra, più ancora del trasporto e dell’energia. Parliamo di allevamenti massivi, della deforestazione per i pascoli, quello che viene a crearsi è un circolo vizioso poiché i cambiamenti climatici rendono più difficili le coltivazioni, c’è bisogno di più concimi e più aree. Una corretta agricoltura rispettosa dell’ambiente è fondamentale, chiediamo attenzione ai consumatori e di privilegiare i cibi a chilometro zero”.

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Questo è il significato del principale appuntamento organizzato dal WWF sabato sera al Parco Ludico di Galbiate: un aperitivo a lume di candela con cibi di produzione locale. “Prodotti da forno, miele, formaggi, affettati e birra, tutto proveniente da realtà della nostra zona” sottolinea Bonelli.

Un “PandAperiCena” animato dalle musiche tradizionali europee e per tutti i partecipanti un omaggio floreale. La manifestazione nasce dalla collaborazione con Parco Monte Barro, Altromercato, Parco Ludico Galbiate, con il contributo di Milani Giardini, con il patrocinio del Comune di Galbiate.

Lello Bonelli di WWF Lecco con il presidente del Parco Monte Barro, Federico Bonifacio e il vice Renato Grillo
Lello Bonelli di WWF Lecco con il presidente del Parco Monte Barro, Federico Bonifacio e il vice Renato Grillo

“C’è un ottima collaborazione con le associazioni ambientaliste e con il WWF ci sono molti progetti in essere come la reintroduzione dei gamberi di fiume, i “bat box” e questa iniziativa per la quale abbiamo ben volentieri affiancato l’associazione – spiega il presidente del Parco Monte Barro, Federico Bonifacio, insieme al vice Renato Grillo – Quello dei cambiamenti climatici è un tema su cui noi stessi siamo impegnati: per Regione Lombardia gestiamo il centro floro autoctono e abbiamo in atto un piano di reintroduzione di alcune specie floristiche che stanno scomparendo a certe quote proprio per effetto di questi cambiamenti”.

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