CALOLZIOCORTE – Il Gruppo Civico Cambia Calolzio ha presentato i dati del questionario presentato nei mesi scorsi ai commercianti della città.
“Lo scopo di questo lavoro – ha detto Giuliano Barachetti, referente del gruppo per il commercio locale – era quello di raccogliere osservazioni, spunti e sfoghi dei commercianti e, in alcuni casi, abbiamo raccolto opinioni molto interessanti. Abbiamo distribuito il questionario in 105 negozi: siamo entrati, ci siamo presentati e abbiamo spiegato lo scopo del nostro lavoro e devo dire che siamo stati accolti da tutti molto bene”.
Dei 105 questionari ne sono stati ritirati 75: “Una percentuale rilevante, non ci aspettavamo una partecipazione così ampia – ha detto il portavoce del gruppo Diego Colosimo -. Soprattutto, al di là di una rassegnazione di fondo per la situazione che stanno vivendo i piccoli negozi, abbiamo raccolto spunti interessanti”.
Accanto a una serie di domande “chiuse”, il questionario dava ai commercianti la possibilità di fornire proposte e indicare le difficoltà più grandi che si incontrano quotidianamente.

“L’intento è quello di aiutare i piccoli negozi per la difesa dell’economia locale e per non desertificare Calolziocorte – ha detto Barachetti – e la proposta che ha avuto il più alto gradimento è quella di mettere mano al piano commerciale comunale e al Pgt al fine di bloccare nuove autorizzazioni alla media e grande distribuzione, alimentare e non. Quello che chiedono i commercianti, poi, è un rilancio del turismo in Valle San Martino ma per farlo è necessario favorire manifestazioni sociali, culturali e commerciali con appuntamenti fissi da gennaio a dicembre. Abbiamo una piazza che viene utilizzata pochissimo, è come una vetrina vuota”.
Cambia Calolzio non risparmia critiche alle amministrazioni precedenti: “Da metà anni ’90 assistiamo a un declino dettato anche da scelte urbanistiche sbagliate che hanno svuotato il centro città: sosta a pagamento il sabato, la scuola del centro spostata al Pascolo, il distretto sanitario trasferito a Sala e il mercato al Lavello”.
Il gruppo è convinto che si possa creare qualcosa di nuovo: “Bisogna cambiare rotta, possiamo migliorare. Calolzio è la città in cui se qualcuno vuole fare qualcosa viene scoraggiato e trova barriere all’interno del palazzo amministrativo – ha aggiunto Colosimo -. I commercianti chiedono meno burocrazia e un dialogo maggiore con il comune. Faremo tesoro di tutte queste proposte in modo che il nostro programma sia vicino ai commercianti”

RADIO LECCOCITTÁ CONTINENTAL




































