LECCO – “La decisione del Presidente Mattarella può essere giudicata, a preoccuparci come pubblici amministratori e come esponenti del Partito Democratico sono le reazioni che si stanno susseguendo, a pochi giorni da una ricorrenza importante per l’Italia come il 2 giugno”.
PD in presidio di fronte alla Prefettura martedì pomeriggio: una delegazione di sindaci democratici guidati dal Segretario Provinciale lecchese Fausto Crimella ha incontrato il Prefetto, la dott.ssa Liliana Baccari, per portare le proprie istanze di solidarietà al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Il Capo dello Stato, come noto, in questi giorni è ‘sotto attacco’ in seguito alla decisione di rifiutare Paolo Savona come Ministro dell’Economia e, quindi, la formazione del governo Lega-M5S guidato da Giuseppe Conte che dopo il gesto di Mattarella ha rinunciato all’incarico di premier.
Una decisione che ha alzato il vento della polemica tra Lega e 5 Stelle, i due partiti chiamati dopo le elezioni dello scorso 4 marzo a formare un Governo, che parlano di un ‘inaudito attacco alla democrazia’.
A spingere il Partito Democratico in Prefettura sono stati i reiterati attacchi alla figura del Presidente della Repubblica e l’annuncio, da parte di diversi amministratori pubblici anche lecchesi, di non partecipare alle celebrazioni della Festa della Repubblica. Sempre nei giorni scorsi la Lega aveva invitato i sindaci a rimuovere dai propri uffici comunali la fotografia del Presidente Mattarella. E c’è chi lo ha già fatto.
“Un gesto grave – ha commentato il primo cittadino lecchese Virginio Brivio – quando si indeboliscono le figure perdono tutti, ne va di mezzo l’intera cornice istituzionale. Portiamo la preoccupazione non solo nostra di amministratori ma anche di tutti i cittadini, non siamo qui per piegare alle ragioni politiche in senso stretto”.
All’incontro era presente anche Antonio Rusconi, vicesindaco di Valmadrera: “Esprimo grande amarezza – ha dichiarato – ho passato i miei 12 anni da Parlamentare nello stesso gruppo di Sergio Mattarella: conosco la sua autorevolezza e penso a quanto gli siano costati umanamente questi giorni. La presidenza della Repubblica è la più alta carica dello Stato, quando usiamo certi termini abbassiamo il livello del senso dello Stato e perdiamo l’idea di cosa ci rappresenta e delle ragioni comuni che ci tengono insieme. Il 2 giugno è una di queste ragioni: quel giorno fu eletta l’assemblea costituente, non un Parlamento per governare, ed era la prima volta nel nostro Paese che tutti gli uomini e tutte le donne andavano a votare. Boicottare il 2 giugno vuol dire boicottare una delle date fondamentali della Democrazia di questo paese” ha concluso Rusconi.
Fausto Crimella, Segretario Provinciale del Partito Democratico lecchese, ha parlato di “volontà politica di non fare il Governo”: “Io sono dalla parte di Mattarella, tutti dobbiamo esserlo. Lui ha esercitato una sua prerogativa, un esercizio di democrazia. Si può accettare o meno, ma è così. Ci tengo a sottolineare che il PD non trae beneficio da questa situazione, ma è questo il momento di essere visibili e presenti e di fare sentire la nostra solidarietà al Capo dello Stato”. Il Segretario ha quindi ringraziato il Prefetto per l’accoglienza: “Per noi è importante esserci, in momenti come questi le comunità politiche devono fare fronte comune per difendere tutti i livelli istituzionali. Il PD è presente, vigileremo perchè tutte le istituzioni possano avere il rispetto che meritano. Non saremo noi ad alzare i toni”.
Preoccupazione è stata espressa anche dall’imprenditore Vittorio Addis: “Il mondo delle imprese risente di questa situazione, la scarsa stabilità di un paese dell’Unione Europea minaccia l’Europa stessa, e il nostro territorio è parte importante di questo tessuto industriale”.
All’incontro erano presenti anche il consigliere comunale lecchese Agnese Massaro, il sindaco di Galbiate Benedetto Negri, il vicesindaco di Calco Rita Mauri e il sindaco di Airuno Adele Carla Gatti.
“Capisco e condivido la vostra preoccupazione, che è anche la mia – ha concluso il Prefetto Baccari – grazie per essere venuti a dimostrare la vostra solidarietà, le vostre istanze saranno rappresentate, è una promessa. C’è un livello di educazione che non si può trascendere – ha concluso il Prefetto – ci sono elementi delle istituzioni che sono capisaldi, non possono essere offesi in questo modo. Per questo motivo tranquillizzo che la Festa della Repubblica il prossimo 2 giugno a Lecco sarà festeggiata come sempre è stato fatto”.
Solidarietà è giunta anche dai Giovani Democratici di Lecco, che hanno diffuso una nota, condannando fermamente le azioni della Lega: “Si sta passando ogni limite. La decisione dei sindaci leghisti, anche nel lecchese, di togliere le foto del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e addirittura di non partecipare alle manifestazioni per la Festa della Repubblica, è di una gravità inaudita. Si può non condividere la decisione presa da Mattarella di non accettare l’imposizione di Paolo Savona come ministro dell’Economia, ma chi parla di democrazia sotto attacco o non conosce la Costituzione o è in malafede. Salvini, la Lega e i sindaci De Capitani, Polti, Zucchi, Ferrari e Consonni stanno dimostrando il loro vero volto feroce e antidemocratico, con un disprezzo per le istituzioni della Repubblica che riporta a tempi bui. Ci auguriamo che la Prefettura di Lecco intervenga al più presto in questa vicenda assurda e che questi sindaci, dato che disconoscono le istituzioni di cui fanno parte, abbandonino spontaneamente il ruolo che stanno in questo modo offendendo”.