LECCO – Una nuova sfida imprenditoriale, esempio virtuoso di crescita e di eccellenza nel nostro territorio: mercoledì mattina Costamp Group di Sirone ha presentato presso la sede di Confindustria Lecco e Sondrio l’operazione di quotazione, il modello di business e le strategia di crescita che consentirà al gruppo leader nella progettazione, produzione e vendita di stampi per la componentistica per l’automotive di diventare player mondiale del settore.
Alla conferenza erano presenti il Presidente e Amministratore Delegato di Costamp Group Marco Corti, il Presidente di Confindustria Lorenzo Riva e l’amministratore delegato di Invest Italy Sim Spa del Gruppo Invest Banca Matteo Pontello.
Una crescita che parte da un’operazione di integrazione tra Co.Stamp Tools e Modelleria Brambilla, come spiegato da Marco Corti: “All’inizio si trattava di un’operazione prettamente industriale, dettata dalla necessità di integrare un partner complementare a noi: ci occupiamo di stampi ad alta pressione e volevamo qualcuno che producesse con tecnologia a bassa pressione. Poi è diventata finanziaria: la quotazione in borsa ci consentirà di disporre di un’offerta completa di soluzioni per il settore automotive. Siamo convinti che l’operazione porterà importanti ricadute sul territorio locale, in termini di sviluppo industriale e di maggiore occupazione qualificata”.
Con oltre 300 dipendenti e sei sedi, tutte in Italia, Costamp Group è leader del settore e partner di riferimento delle principali case automobilistiche a livello mondiale. Da venerdì scorso il gruppo è quotato in borsa: si tratta della prima impresa lecchese a compiere questo percorso.
“Costamp è nata 50 anni in una stalla – ha proseguito Corti – e da allora abbiamo sempre cercato di cogliere le opportunità che il mercato ci offriva. Negli ultimi sei anni il fatturato è passato da 15 milioni a quasi 60 milioni, e con la quotazione in borsa prevediamo di aumentarlo ulteriormente negli anni a venire. Personalmente, mi vanto di due cose: di non avere mai dato un’ora di cassa integrazione e di non avere mai licenziato nessuno. Ora il nostro progetto di sviluppo si focalizza sull’espansione internazionale, la ricerca e sviluppo e il lancio di nuovi prodotti. La nostra è una realtà di eccellenza, come molte altre in questo territorio e in Italia: sono orgogliosamente conscio che il nostro Paese non è secondo a nessuno”.
“Operazioni di questo tipo – ha aggiunto Pontello – hanno una duplice importanza: innanzitutto consentono la crescita dell’azienda, quindi di mantenere vivo il mercato in modo sano. Possiamo parlare di un traguardo, ma al contempo di un inizio”.
Per quanto riguarda le quote, a fine quotazione la holding della famiglia Corti controllerà una quota di Costamp Group tra l’85-90%, mentre il resto delle quote sarà diviso tra i vari investitori.
Il segreto di questo salto di qualità? Secondo Corti coraggio e ambizione: “30 anni fa, quando ho iniziato, la gente cercava di scoraggiarmi. Mi davano del matto perché ero convinto di poter fare i soldi con gli stampi. La realtà è che a me non è mai importato dei soldi, io volevo solo lavorare bene. Pensavo alla quotazione in borsa e a impegnarmi per vedere un giorno la mia azienda leader nel settore. I risultati sono stati raggiunti grazie ad una serie di fattori, tra cui indubbiamente l’aver messo le persone giuste al posto giusto”.
Parole di soddisfazione sono state espresse dal presidente di Confindustria Lecco e Sondrio Riva: “Con la sua rapida e costante crescita Costamp Group si conferma senza dubbio un’eccellenza del territorio. Da un lato siamo di fronte ad un esempio dei talenti eccezionali che il nostro sistema produttivo sa esprimere, degli obiettivi che sa raggiungere mettendo in campo competenze, impegno, visione e coraggio. Dall’altro mi auguro che Costamp Group possa fare da apripista per altre imprese delle nostre province che hanno caratteristiche e capacità competitive per porsi a loro volta come mete ambiziose. Al collega Marco Corti e all’azienda rivolgo, assieme ai nostri complimenti, anche gli auguri di buon lavoro nel solco della crescita già tracciato”.