Demenza e Alzheimer, a Lecco nasce un approccio non farmacologico innovativo
In tanti al Manzoni per il convegno sulle patologie dementigene e la presentazione del progetto Brainart
LECCO – In tanti, questa mattina, hanno partecipato all’evento “Brainart”. Il convegno dal titolo “Patologie dementigene: le nuove frontiere dell’approccio artistico-creativo, musicale e multimediale” ha visto la presenza di molti addetti ai lavori.
Il progetto e gli obiettivi
Il progetto, afferente al programma di finanziamento Europeo Interreg Italia-Svizzera, vede come capofila il Crams di Lecco che, grazie alla partecipazione di Ats Brianza, Need Institute di Milano, Dipartimento della Sanità e della Socialità del Canton Ticino, Museo Nazionale Vincenzo Vela di Ligornetto e Fondazione Pro Senectute, si propone di sviluppare nuove metodologie per favorire l’inclusione sociale di soggetti affetti da patologie dementigene.
Il convegno
Il convegno è stata una fondamentale occasione di confronto intorno ai temi che stanno alla base del progetto. Dopo i saluti istituzionali di Paolo Favini (direttore generale Asst Lecco), Silvano Casazza (direttore generale Ats Brianza), Enzo Galbiati (autorità di gestione Interreg Italia Svizzera) e Angelo Riva (presidente Crams), la mattinata è entrata nel vivo con una serie di interventi moderati da Rossana Becarelli (presidente Rete EuroMediterranea per l’umanizzazione della Medicina) e Michele Farina (giornalista del Corriere della Sera).
![](https://lecconotizie.com/wp-content/uploads/2019/03/convegno_ospedale_brainart10.jpg)
Paolo Favini, direttore generale Asst Lecco
“Sono molto lieto di ospitare all’ospedale Manzoni questo importante convegno su una patologia che sta diventando un po’ l’epidemia di questo millennio e che sta interessando una fascia che è socio-sanitaria e sociale. Stiamo parlando di demenza e Alzheimer e questo convegno illustrerà in maniera interessante le forme di assistenza e terapia non farmacologica innovative e sperimentali. Questa patologia necessita di una visione un po’ olistica e totale del paziente e ha bisogno di trovare le diverse istituzioni collegate tra di loro. E’ una vera presa in carico del paziente cronico e non è un caso che in questo territorio ci occupiamo del problema in maniera integrata anche con altre realtà territoriali”.
![](https://lecconotizie.com/wp-content/uploads/2019/03/convegno_ospedale_brainart5.jpg)
Angelo Riva, presidente del Crams e project manager
“Il manifesto fondativo di Brainart sta in un documento firmato 5 anni fa a Ginevra da Michelangelo Pistoletto, uno dei più grandi artisti contemporanei, e da Jean Philippe Assal, medico dell’Oms. Il manifesto ha dato le premesse a Brainart con l’idea di mettere l’arte al centro, un aspetto che sta venendo sempre più fuori in Europa e in Italia. Questa esperienza nasce a Lecco, è una novità assoluta e ci abbiamo messo 5 anni prima di far partire questa idea sociale in cui il territorio diventa generatore di valori e deve riuscire a fondare una comunità di cura diffusa. Brainart è ricerca artistica, tecnologica sperimentazione clinica e scientifica. Il tutto applicato in un attività concreta che coinvolgerà un centinaio di pazienti tra Italia e Svizzera.
![](https://lecconotizie.com/wp-content/uploads/2019/03/convegno_ospedale_brainart6.jpg)
Anna De Benedetti, dipartimento sanità e socialità del Canton Ticino
“Il dipartimento si occupa ormai da diversi anni di implementare la strategia sulla prevenzione e accompagnamento dei pazienti e dei famigliari dei pazienti affetti da demenza. La collaborazione con i colleghi del progetto Interreg si dimostra particolarmente costruttiva e dinamica, una bella sfida culturale e scientifica che vede a confronto nel progetto di partenariato un concetto di presa in carico delle persone e delle loro famiglie un po’ diverso da quanto visto fino a oggi”.
![](https://lecconotizie.com/wp-content/uploads/2019/03/convegno_ospedale_brainart7.jpg)
Silvano Casazza, direttore generale Ats Brianza
“Le persone con demenza stanno aumentando e quelle con demenza grave vanno incontro a una riduzione delle potenzialità espressive non solo a livello cognitivo ma anche emotivo e sociale. La nostra attenzione è rivolta al mantenimento e, ove possibile, allo sviluppo di potenzialità creative e espressive. Il tema sta emergendo come bisogno di natura sanitaria e sociale da diverso tempo e nasce la necessità di trovare una nuova strategia per dare a queste persone e alle loro famiglie una buona qualità di vita.
Brainart si inserisce nella volontà di trovare e sperimentare proposte che possano rallentare la regressione delle capacità cognitive attraverso strumenti innovativi. Sul territorio lecchese, che è sempre molto ricco di iniziative e sperimentazioni, verranno proposti strumenti non farmacologici per la stimolazione cognitiva che si sono già dimostrati efficaci a livello internazionale. La fase sperimentale clinica partirà da ottobre.
Brainart rappresenta un motivo di vanto per tutto il territorio grazie all’approccio innovativo volto a una risposta sempre più aderente ai bisogni degli assistiti, alla portata internazionale del progetto e alla collaborazione fattiva tra enti”.