Congresso del PDL: la città di Lecco si tinge di azzurro

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LECCO – Sala Don Ticozzi stracolma già a partire dalle 9 circa per l’attesissimo congresso del PdL che ha richiamato all’adunata il popolo pidiellino lecchese e non solo. Molti infatti i big della politica nazionale presenti all’appuntamento, a cominciaire dall’ex ministro Renato Brunetta che ha aperto il congresso.

“Lecco è un laboratorio che è arrivato alle cronache nazionali – ha dichiarato facendo riferimento alla nascita del neonato gruppo di Forza Lecco – ma ben venga, perchè per un partito che è sta tentando la strada del rinnovamento è solo pubblicità positiva. La politica è anche dissenso, è anche non starci, ma l’obiettivo deve essere quello di una sintesi finale”.

Tra i presenti, il presidente della Regione Roberto Formigoni, il consigliere regionale Giulio Boscagli, l’ex ministro Ignazio La Russa, gli onorevoli Raffaello Vignali, Viviana Beccalossi e Massimo Corsaro. In forse l’arrivo di Maurizio Lupi. Grande assente l’onorevole Michela Vittoria Brambilla pur essendo stata invitata. Tutti presenti invece gli amministratori locali, a partire dal presidente della Provincia Daniele Nava.

Non è mancato l’intervento del sindaco di Lecco Virginio Brivio (PD), che dopo l’apertura di Brunetta ha sottolineato: “Qualsiasi sia la forza politica che li organizza, momenti come questi sono di fondamentale importanza perchè contribuiscono a favorire la partecipazione della gente alla vita politica”.

Ecco in sintesi gli interventi:

Roberto Formigoni, Presidente della Regione Lombardia: “Sono contento di essere qui alla faccia delle tante persone che non volevano che questo congresso si celebrasse”, poi ha aggiunto riferendosi alla neonata Forza Lecco: “ È stata fondata un’associazione all’interno del partito o è una scissione? Se sono davvero dentro al partito, avrebbero dovuto partecipare al congresso”.

Daniele Nava, presidente della provincia di Lecco: “Grazie a tutti i presenti, perché senza di voi non avremmo potuto celebrare questo congresso provinciale. Ma il ringraziamento va anche ai comandanti di questa nave, perché hanno ascoltato la propria ciurma e hanno tenuto dritta la barra; da altre parti, capita la malaparata, qualcuno ha fatto come Schettino sulla Concordia. Credo che la militanza dei tanti presenti, il lavoro e la passione di sindaci, assessori e consiglieri dei nostri comuni, valga molto di più qualsiasi polemica, accusa, e fandonia che si stata raccontata. Oggi non vince una parte del partito, ma vincono le regole che il partito ha voluto darsi. Vince il popolo della libertà”.

Mauro Piazza, candidato coordinatore: “Il congresso è un momento sommo nella vita di un partito. Come nelle categorie generali della politica, non ci sono dei vincitori o dei vinti, ma vince solo il partito. E chi non è qui oggi è il vero sconfitto. Chi non è qui oggi non ha fatto un torto a me, o alla mia lista, ma un torto a se stesso, e a chi gli ha dato la possibilità di votare e di celebrare un congresso.”

Antonio Pasquini, candidato vice coordinatore: “ Io non l’ho fatto per le sedie. Altro che seggiole. Noi eravamo disposti a fare una lista unica, e l’accordo era possibile: io infatti ero pronto a fare un passo indietro in favore di Massimo Sesana, purchè Mauro Piazza rimanesse coordinatore. Da lunedì però dobbiamo essere tutti uniti nell’interesse dei cittadini, e dei nostri elettori. Un partito non significa un’unica idea, credo che oggi si apra una nuova fase del Pdl a Lecco.” Pasquini, inoltre, ha annunciato le sue dimissioni da coordinatore regionale dei giovani.

Onorevole Viviana Beccalossi: “Sono momenti difficili per il nostro partito, per il nostro paese. Credo che abbiamo il dovere di lavorare tutti i giorni per combattere l’anti-politica e sostenere il nostro paese, mettendo come primo obbiettivo il lavoro, lo sviluppo, l’economia. Ma, sopratutto, dobbiamo lavorare per ricostruire una capacità di proposizione politica che, necessariamente, non può che partire dal basso”.

Onorevole Mario Valducci: “L’idea di un partito aperto è fondamentale, e deve riconoscere il fatto di non essere costituito semplicemente dalla propria sezione; perché alle primarie voterà un popolo molto più vasto, un popolo che si riunisce in club, associazioni, che noi dirigenti locali e nazionali dobbiamo saper tenere insieme, in un unico movimento”.

Onorevole Ignazio La Russa: “Le regole valgono per tutti. Se qualcuno fino ad ora ha pensato che le regole valessero di più per una persona piuttosto che per un’altra, se qualcuno ha pensato che con il 25% del partito si avesse diritto al 65%, sappia che si è sbagliato. Quali sono altrimenti i criteri per selezionare la classe dirigente? Quella di farsi ognuno un’associazione? Mi pare una mancanza di rispetto assoluta verso il partito, Berlusconi, Alfano, verso gli elettori di Lecco, quello di aver cercato di rendere meno importate un assise congressuale che è un momento di ripartenza della nostra comunità. Chi non partecipa, si chiama fuori e non può pretendere poi nulla sulle proprie tesi. Chi vuole creare cose alternative, se sono alternative al partito, va cacciato fuori dal partito! Altrimenti i casi si moltiplicherebbero. Noi abbiamo la coscienza apposto, perché è stato fatto tutto ciò che si poteva fare, per evitare tale frattura qui a Lecco”.

Onorevole Massimo Corsaro: “Dai giornali ho letto che una parte del partito aveva deciso di non partecipare a questa assise, per segnare il distacco dall’egemonia di Alleanza Nazionale. Così, questa mattina, sono venuto a Lecco armato di curiosità, credendo di trovare una platea di uditori in orbace, e dirigenti del partito pronti a lanciarsi nel cerchio di fuoco. Poi invece vedo il presidente Formigoni, gli on. Valducci, Brunetta, Boscagli, Colucci.. e allora mi rivolgo ad Ignazio La Russa dicendogli che se l’idea era quella di egemonizzare il partito, da parte degli ex An, siamo proprio una manica di pirla! Insomma, l’operazione non è uscita molto bene..”

Onorevole Alessandro Colucci: “Si possono creare tutte le realtà associative che si vogliono, se possono servire ad aumentare l’aggregazione e la partecipazione dei cittadini al movimento, ma il punto di riferimento fondamentale deve essere il partito. Altrimenti va a perdersi il vero spirito costruttivo che anima il mondo dell’associazionismo, e si genera una contrapposizione che non serve a nulla”.

Dario Perego, coordinatore provinciale uscente: “Basta con il partito dei nominati e dei precetti. E’ necessario un partito fatto di regole certe per tutti e senza scappatoie per nessuno; un partito di gente che ci mette la faccia e chiede il consenso ai propri elettori, facendo loro delle promesse che manterrà. Credo che questo congresso ci permetta di dare nuovo slancio a queste preposizioni, e di ridare voce ai tanti militanti. E’ con queste indicazioni che auguro a Mauro Piazza, e ai suoi compagni di viaggio, di poter essere incisivi nella vita politica del paese e della provincia”.

Il congresso sta continuando, i seggi per le votazioni del nuovo coordinamento provinciale sono stati aperti a mezzogiorno e verranno chiusi alle 21, ovviamente non servono pronostici visto che l’unica lista presentata è quella di Mauro Piazza candidato Coordinatore con vice Antonio Pasquini. In serata, dopo gli scrutini, le lista dei candidati con le relative preferenze.