La lettera pubblica di scuse del calciatore Davide Castagna di Civate
Su Facebook aveva pesantemente insultato il ministro Bellanova
CIVATE – Dopo il perdono, è arrivato anche il pentimento: si è chiusa con una pubblica ammenda di Davide Castagna la vicenda che ha visto protagonista, suo malgrado, l’ex calciatore della Calcio Lecco ora al NibionnOggiono, che nei giorni scorsi aveva pubblicato in Facebook un messaggio di insulti rivolti al ministro Teresa Bellanova (leggi qui).
Il ministro all’agricoltura è finito al centro delle critiche di una parte politica per la proposta di regolarizzare i migranti impegnati nel lavoro nei campi. Il giocatore lecchese le aveva indirizzato pesanti ingiurie che non sono sfuggite all’attenzione di altri utenti. In breve quel post aveva fatto il giro della rete, spingendo la società calcistica a dissociarsi pubblicamente dalle parole del suo calciatore e sospendendolo dalla prima squadra.
Sulla vicenda era intervenuto lo stesso ministro in prima persona chiedendo di “fermare la spirale di odio” e suggerendo alla società di reintegrare il giocatore (leggi qui). Lo stesso ha deciso di scusarsi pubblicamente in una lettera rivolta a Bellanova:
“Stim.ma Ministro,
sono Davide Castagna, un giovane di Civate vicino a Lecco, da sempre calciatore nelle
serie minori, passione che comunque ha rappresentato finora il mio lavoro.
Purtroppo nei giorni scorsi ha sicuramente conosciuto il mio lato peggiore, causa il post che
ho pubblicato e che, pur se tolto successivamente, ripreso da “Abolizione del suffragio
universale” ha fatto il giro di numerosi media locali e anche nazionali, anche per l’immediata
presa di posizione della mia società, Oggiono Calcio, che ha deciso la risoluzione
contrattuale.
Non ho scuse. Quando una persona sbaglia in maniera palese è bene chiedere scusa senza
riserve, soprattutto per l’espressione che colpisce una donna che occupa una così
importante carica istituzionale.
Soprattutto capisco di aver sbagliato, dopo aver letto la sua dichiarazione di domenica sera,
dove, dice di provare a “fare un passo di lato più riflessivo” e addirittura chiede alla mia
società la possibilità di essere reintegrato.
Le sono grato per queste Sue affermazioni. Le mie scuse non sanano e non riparano l’errore
precedente; spero però che questa esperienza mi faccia riflettere e maturare sul ruolo
pericoloso dei social e sulla superficialità con cui noi li usiamo e soprattutto aiuti qualche
altro giovane a non incorrere in simili episodi negativi.
Rinnovando le scuse, cordialmente saluto”.
Davide Castagna