Attività amareggiate per la chiusura di domenica scorsa
“Si è passati da un estremo all’altro, probabilmente serviva qualche riflessione in più”
BALLABIO – La decisione, domenica scorsa, di limitare gli accessi delle auto ai Piani Resinelli ha creato malumori tra baristi e ristoratori della località ai piedi della Grignetta. I controlli erano stati disposti in tutte le località montane in base alle decisioni assunte dal Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, convocato dal Prefetto di Lecco a seguito dei problemi di congestione del traffico e assembramenti, anche nei pressi delle funivie, durante il week-end del 13 e 14 febbraio.
“Purtroppo abbiamo appreso solo all’ultimo minuto della scelta di istituire un presidio sulla strada dei Resinelli, forse sarebbe bastata un po’ di condivisione in più per consentirci di gestire al meglio le prenotazioni e spiegare la situazione a chi doveva salire – ci ha detto Ferdinando Tagliaferri, titolare del Ristorante 2184 -. Noi ci siamo trovati spiazzati, così come si è trovato spiazzato chi doveva salire, personalmente ho perso una trentina di coperti già prenotati e per questo fine settimana il lavoro è in calo”.
Non si tratta di una polemica fine a se stessa ma si chiede alle istituzioni un po’ di attenzione in più per non aggiungere problemi alla situazione di difficoltà che tutti stanno vivendo: “Bisogna capire che se un’attività è messa nelle condizioni di lavorare bene diventa una risorsa sia per il territorio che per lo Stato – continua -. Solo ieri (giovedì 25 febbraio) è stata spazzata via la neve che occupava alcuni parcheggi lungo l’anello, una ‘piccola’ cosa che, se fatta per tempo, avrebbe aiutato a gestire al meglio la situazione. Il sistema deve funzionare per accogliere al meglio i turisti e ognuno, non solo i commercianti, deve fare la propria parte specialmente in un periodo così”.
La situazione di domenica scorsa, però, è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso: “Ci sono quattro sindaci, quattro assessori al turismo (i Piani Resinelli sono divisi tra i comuni di Lecco, Mandello, Abbadia e Ballabio, ndr) ma siamo lasciati a noi stessi e, soprattutto, non c’è alcuna visione sui Piani Resinelli. Forse è arrivato il momento per le istituzioni di alzare un po’ lo sguardo e avanzare proposte e idee per il futuro dei Piani Resinelli in modo da trasformare questo momento di difficoltà in una occasione”.
Dello stesso avviso Michel Penatti, titolare del bar edicola in piazza della Chiesa: “Siamo passati da un estremo all’altro: effettivamente la domenica precedente c’era tanta gente, ma domenica scorsa a causa della chiusura della strada abbiamo lavorato veramente poco. Forse serviva una riflessione in più e magari offrire un sistema alternativo alle persone per raggiungere i Piani Resinelli. Per noi è stato un danno non indifferente che si accumula a un periodo estremamente complicato: tra le varie chiusure e un meteo che non sempre è clemente, se non ci viene data la possibilità di sfruttare le poche giornate lavorative buone allora diventa veramente dura”.
Il risultato sono stati locali mezzi vuoti nonostante la bella giornata, baristi e ristoratori amareggiati e la delusione dei turisti costretti ad andare altrove: “Stiamo vivendo tutti un momento difficile e proprio per questo serve un’attenzione ancora attenzione e questo tipo di decisioni vanno ragionate molto bene”.