Delocalizzazioni, CGIL Lecco: “La posizione del Governo non convince”

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Diego Riva, segretario Cgil Lecco

La posizione della Cgil di Lecco in merito al decreto sulle delocalizzazioni

“Rischia di dare il via libera alle imprese che hanno deciso di delocalizzare, piuttosto che mettere dei paletti”.

LECCO – Ad agosto 2021 รจ stata resa pubblica la bozza del decreto legge Orlando-Todde sulle delocalizzazioni, che riprende alcuni punti della โ€œLegge Florangeโ€ francese.

In sostanza si tratta di imporre un percorso obbligato per le imprese che decidono di chiudere o delocalizzare e, in caso di mancato rispetto, multe (2% del fatturato dell’ultimo esercizio) e inserimento in una black list che vieta per 3 anni l’accesso a finanziamenti o incentivi pubblici. Il decreto รจ rimasto in stallo per il mancato accordo con ministro Giorgetti sostenuto da Confindustria, che lo vede come un attacco alle imprese.

A novembre รจ stato presentato in parlamento un disegno di legge incentrato attorno al lavoro di un gruppo di giuslavoristi e degli operai della GKN (tra i quali componenti CGIL della RSU), lโ€™azienda di Campi Bisenzio dove era stata aperta la procedura di licenziamento poi stoppata dal tribunale per condotta anti-sindacale.

A dicembre sono stati presentati in materia due emendamenti alla Legge di Bilancio: l’emendamento del governo (Todde-Orlando) e l’emendamento Mantero-GKN, poi bocciato, che condensava il disegno di legge presentato a novembre e ne riprendeva i punti principali.

Lโ€™emendamento del governo non รจ considerato sufficiente dalla Cgil perchรฉ si applica solo a imprese che decidono di chiudere determinando almeno 50 licenziamenti in aziende di almeno 250 dipendenti, ma non a quelle che oggi stanno chiudendo e che hanno giร  avviato le procedure di licenziamento collettivo. Il piano industriale deve avere una durata di 12 mesi e non ha un obbligo di mantenimento dei livelli occupazionali, ma si limita a gestire โ€œmeno traumaticamenteโ€ la chiusura e i conseguenti esuberi, e in caso di cessione non vi รจ in capo al cessionario alcun obbligo di garantire i livelli occupazionali nรจ i trattamenti retributivi e normativi dei dipendenti ceduti. Inoltre non si richiede alcuna โ€œautorizzazioneโ€ del Piano da parte del soggetto pubblico o del soggetto sindacale. Se il piano non viene presentato o se il piano non ha i requisiti richiesti dalla legge, lโ€™impresa puรฒ licenziare senza problemi con una sanzione (pagamento del doppio del contributo di accesso alla Naspi).

โ€œNon ci convince per nulla lโ€™attuale posizione del governo, dato che il provvedimento รจ una mera proceduralizzazione dellโ€™esistente e rischia di dare il via libera alle imprese che hanno deciso di delocalizzare, piuttosto che mettere dei paletti. Chiunque sta ai tavoli di crisi sa bene che non bastano certo 12 mesi per concludere una reindustrializzazioneโ€ dice Diego Riva, segretario della Cgil Lecco.

โ€œAncora una volta, come accaduto per la riforma fiscale โ€“ aggiunge – il metodo del governo รจ sempre lo stesso: i sindacati e i lavoratori conoscono il provvedimento a cose fatte, e questo รจ inaccettabile. Sembrava che tutti avessero capito che per uscire dalla pandemia ed essere pronti ad affrontare le sfide del futuro nel solco del Pnrr ci fosse bisogno di fare squadra, ma alla prova dei fatti questo non รจ avvenuto. Se si vuole davvero cambiare marcia bisogna ripensare totalmente la politica industriale del Paese, individuando e sostenendo le filiere industriali che sono strategiche e non elargendo soldi a pioggia come accaduto nellโ€™ultimo decennio (170 miliardi dati alle imprese). La logica delle multinazionali continua a essere la stessa, e non lo fanno perchรฉ sono in difficoltร  ma per avere piรน profitti, lasciando indietro il concetto di responsabilitร  sociale che tutti gli imprenditori dovrebbero avere, soprattutto durante una pandemia. Un concetto centrale anche nella discussione sul tema della sicurezza sul lavoro, troppo spesso sottovalutato visto il drammatico numero di infortuni e incidenti mortali registrato nel 2021โ€.