Dopo la vittoria al Tar, il Comune di Lecco deve affrontare l’appello del MEF sull’Area Mab
Il 24 giugno l’udienza in Camera di Consiglio
LECCO – Nonostante la sentenza positiva del Tar del Lazio che lo scorso marzo aveva accolto positivamente il ricorso presentato dal Comune di Lecco sul caso area Mab, le ‘grane’ non sono finite per Palazzo Bovara. Lo scorso 26 maggio, infatti, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha notificato al Comune di Lecco un ‘ricorso in appello con istanza di sospensiva innanzi al Consiglio di Stato’.
Il Comune è quindi chiamato a difendersi e per farlo ha proceduto con l’affidamento esterno di incarico di patrocinio legale per il giudizio al Consiglio di Stato. L’affidamento esterno si è reso necessario dal momento che, come si legge nell’apposita determina, ‘l’avvocato del servizio di Avvocatura civica non possiede abilitazione all’esercizio della professione davanti alle Magistrature Superiori’. Il Comune si è affidato all’avvocato Umberto Fantigrossi, con studio a Milano. L’udienza in Camera di Consiglio si terrà il prossimo 24 giugno.
La vicenda dell’Area Mab (dal nome dell’omonima azienda Metallurgica Alta Brianza) è ‘esplosa’ due anni fa nelle mani dell’attuale amministrazione comunale. Il terreno di 9 mila metri quadrati nella zona industriale di Rivabella era stato acquisito a titolo non oneroso dal Demanio e riveduto all’asta per 2,1 milioni di euro all’azienda che già lo occupava con un capannone.
Quello che sembrava un affare – concluso dalla precedente Amministrazione nel 2016 – si è trasformato però in un ‘debito a vita’ con l’Erario: il municipio infatti, secondo il decreto ‘Fare’ e in particolare l’articolo sulla semplificazione delle procedure per il trasferimento degli immobili agli enti territoriali, si è ritrovato costretto a versare 171 mila euro ogni anno, pari alla cifra che lo Stato riceveva come indennizzo per il terreno.
Un debito a cui il Comune vuole sottrarsi: Palazzo Bovara aveva presentato ricorso al Tar di Roma appellandosi direttamente al Presidente della Repubblica. Ricorso accolto in data 3 marzo 2025 dal Tribunale Amministrativo Regionale con conseguente annullamento – per la parte relativa all’Ente lecchese – del decreto MEF del 28 dicembre 2022 riguardante l’Area MAB. Sentenza però impugnata dal MEF davanti al Consiglio di Stato. Si attende ora l’udienza del 24 giugno.

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