Valmadrera: 281 firme contro l’inceneritore, consegnate al sindaco

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La consegna delle firme in Comune a Valmadrera

 

VALMADRERA – Sono 281 le firme raccolte dal comitato “Spegniamo il forno di Valmadrera” e consegnate oggi, mercoledì, dai referenti del gruppo al sindaco Donatella Crippa che ha ricevuto la delegazione in municipio.

Le adesioni alla campagna contro il forno inceneritore erano state raccolte durante la Festa di San Roc. Con la sottoscrizione, i cittadini chiedevano:

“Un concreto impegno per lo spegnimento del forno inceneritore di Valmadrera entro e non oltre il 2024. La rinuncia a qualsiasi progetto di teleriscaldamento – spiegano dal comitato – Abbiamo inoltre evidenziato come, oltre ai firmatari, numerosi genitori, nonni e comuni cittadini hanno espresso la loro contrarietà al forno e le criticità derivanti da esso. Abbiamo portato l’esempio di una signora che quotidianamente raccoglie polvere nera dal suo bagno con finestra fronte forno inceneritore, l’esperienza di alcuni artigiani che chiamati ad intervenire nella rimozione di opere strutturali di fronte al forno hanno purtroppo riscontrato eritemi provocati dal deposito fuligginoso sulla struttura stessa”.

“Il nostro incontro era volto a portare il messaggio dei cittadini e chiedere al Comune ospitante il Forno Inceneritore di rendere pubblica la loro contrarietà ai progetti in atto – spiegano – Dire un no popolare indipendentemente dai vincoli politici e burocratici. Siamo fermamente convinti che il ‘No pubblico’ porterebbe anche gli altri sindaci coinvolti, soprattutto quelli territorialmente lontani ad una riflessione ampia che non contempli solo gli aspetti economici di una situazione grave per la salute di cittadini e territorio”.

Le risposte ricevuto, soprattutto riguardo al progetto del teleriscaldamento, non hanno per nulla soddisfatto il coordinamento cittadino.

“Siamo delusi perché ancora una volta la politica si dimostra vincolata a schemi e dettati superiori dove la logica del “buon padre di famiglia” viene ignorata a privilegio di dinamiche favorevoli ad un mercato sempre più distante dai bisogni del cittadino”.