LECCO – Per la rinascita del centro sportivo del Bione il punto di partenza è la discussione iniziata in Comune già durante l’estate e che sta proseguendo in queste settimane in un’apposita commissione.
Che strutture e impianti abbiano bisogno di essere rinnovate è chiaro da anni ed oggi l’amministrazione sembra decisa a voler porre le basi per dare vita nuova al centro sportivo : l’occasione è la scadenza del contratto di gestione del centro, stipulato con la Sport Management al termine nel novembre del prossimo anno, che obbligherà l’amministrazione comunale a sancire una nuova gara d’appalto.
E’ proprio attraverso il bando di gara che il Comune punta a dare una svolta all’attuale situazione: “Se seguissimo una modalità rituale dovremmo cercare un soggetto interessato alla gestione del centro e lasciare in carico al Comune gli interventi di manutenzione – ha spiegato il sindaco Virginio Brivio – La seconda via, quella che proponiamo, è quella di individuare un soggetto che sia in grado di gestire l’impianto ma che abbia anche le caratteristiche per eseguire interventi di carattere strutturale”.
“Un appalto di costruzione e gestione”, come ha sottolineato il primo cittadino, che abbia una durata abbastanza lunga per garantire il rientro dell’investimento da parte del privato, il quale dovrà realizzare il progetto concordato con l’amministrazione comunale. Un piano di interventi ancora da stilare che però, come anticipato dal sindaco, non potrà prevedere solo lavori ai campi sportivi o semplici opere di manutenzione ma un ridisegno radicale del centro sportivo.
Tra gli esempi fatti dal primo cittadino c’è quello del bar dell’attuale struttura, ritenuto insufficiente negli spazi per garantire un servizio adeguato a famiglie e atleti. Ripensare al Bione, però, vuol dire anche creare nuovi impianti guardando alle diverse discipline sportive presenti sul territorio, mettere mano alla piscina e al palazzetto.

“Dovrà essere redatto uno studio approfondito, un’elencazione compiuta delle opere da realizzare, un piano finanziario che si regga su una durata di lungo periodo per aiutare l’investimento ed un contributo economico del Comune che non può non esserci – ha sottolineato Brivio – E’ una chimera pensare che il Comune non sia chiamato a fare la sua parte”.
Sarà quindi una partnership pubblico-privato a rinnovare il Bione e il primo cittadino vuole conoscere le analoghe esperienze dei territori vicini, per questo è stata organizzata per il prossimo 1 dicembre una visita degli amministratori lecchesi al centro sportivo “Lambrone” di Erba.
Brivio ha ribadito che “è questo il momento di agire” anche perché nei prossimi anni, oltre all’attuale gestione, ci saranno una serie di scadenze di certificazioni antincendio e antisismiche che dovranno essere rinnovate; inoltre, qualche mese fa, l’Arpa ha finalmente reso noto il risultato delle verifiche sull’area del centro sportivo:
“L’agenzia regionale ha certificato che non c’è esigenza di una generalizzata bonifica del sito –ha spiegato il sindaco – questo non vuol dire che non verranno tenute sotto controllo le emissioni ed ogni intervento che verrà effettuato dovrà prima essere valutato con Arpa per capirne l’impatto e gli eventuali accorgimenti da tenere”.
Attesa è la risposta della Regione che potrebbe dare una grossa mano al Comune di Lecco nel redigere il bando di gara: l’amministrazione lecchese nei mesi scorsi ha infatti richiesto al Pirellone di inserire il Bione tra i progetti pilota per i quali la Regione fornirà assistenza professionale per la creazione del capitolato. Una risposta che però tarda a giungere:
“Non si può restare fermi in attesa che la Regione decida – ha spiegato il sindaco – dobbiamo iniziare a costruire un percorso per dare una prospettiva concreta al Bione”.

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