Addio all’imprenditore Giampietro Bernabeo, storico titolare della Beneri

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Giampietro Bernabeo con la moglie Rosanna in occasione del 60° di matrimonio
Giampietro Bernabeo con la moglie Rosanna in occasione del 60° di matrimonio

E’ morto all’età di 93 anni. Era una persona molto conosciuta e stimata da tutti

“Preciso, schietto, sempre di parola. Un uomo dal cuore grande e di una correttezza estrema”

LECCO – Lecco e Valmadrera piangono Giampietro Bernabeo, storico imprenditore che ha contribuito in modo determinante alla crescita economica del territorio, morto all’età di 93 anni. Titolare dell’azienda Beneri, con sede in via XXV Aprile a Valmadrera e specializzata nella produzione di rondelle dentellate e siger, era il prototipo dell’imprenditore che si è fatto da solo e per cui l’azienda e i dipendenti erano il patrimonio più prezioso.

A ricordarlo è la figlia Patrizia che, con il fratello Giovanni, oggi tiene le redini della storica azienda: “Ciao papà, ora hai raggiunto la tua Rosanna. Sorridete, gioite di nuovo insieme. E’ stata con voi una vita intensa e lunga, se penso che su questa foto festeggiavate i vostri 60 anni di matrimonio. Grazie per tutto l’amore che ci avete donato”.

Giampietro Bernabeo con la famiglia
Giampietro Bernabeo con la famiglia

Corre l’anno 1958, era il periodo del boom economico, quando tre giovani lecchesi, tra cui Giampietro Bernabeo, fondarono la ditta Beneri, nome costituito dalle prime due lettere dei cognomi dei tre soci (Bernabeo, Negri e Riva). I tre amici lavorano giorno e notte al loro progetto e ben presto iniziano a valutare nuove prospettive di crescita. La svolta, che porterà Beneri al successo, consiste in un cambio strategico di produzione: la decisione di abbandonare i lavori per conto terzi per iniziare a progettare stampi propri, che racchiudano un segreto di tecnologia, per la produzione di particolari in serie.

Sono anni di grandi sacrifici, fisici ed economici. Beneri deve investire in impianti all’avanguardia e nuovi siti operativi a Valmadrera. Grazie alla tenacia dei soci e a un pizzico di fortuna, l’azienda riesce ad agganciare clienti importanti, primo tra tutti Olivetti, che introduce nelle famose macchine da scrivere l’anello Beneri Din 6799. La crescita aziendale nel periodo 1962-1980 è rapida e incessante. Nel frattempo i due soci, Negri e Riva, lasciano l’attività e Bernabeo resta l’unico socio fondatore alle redini della società, affiancato e supportato dal figlio Giovanni e dalla figlia Patrizia insieme al marito Alessandro Limonta.

Oggi l’azienda conta circa 80 dipendenti e vanta un’indiscussa leadership a livello internazionale per la produzione di rondelle dentellate e anelli elastici a norme standard, venduti in tutto il mondo grazie al supporto di Distributori fidati. I figli Giovanni e Patrizia proseguono l’operato di Giampietro, facendo tesoro della sua esperienza e dei suoi insegnamenti.

Giampietro Bernabeo con alcuni dipendenti tra cui, a destra, Oscar Invernizzi
Giampietro Bernabeo con alcuni dipendenti tra cui, a destra, Oscar Invernizzi

“Abbiamo perso un grande uomo, un imprenditore vecchio stampo che è stato capace di costruire dal nulla una azienda di successo – ricorda Oscar Invernizzi, dipendente della Beneri dal 1984 -. Un uomo preciso, schietto, sempre di parola, che non ha mai smesso di investire nell’azienda. Da noi dipendenti pretendeva la massima serietà, ma si è sempre dimostrata una persona di gran cuore e di una correttezza estrema, soprattutto nel momento del bisogno. Amava la sua azienda e il suo lavoro, fino al 2022, all’età di 91 anni, lo si vedeva ancora girare per i capannoni”.

Giampietro Bernabeo era anche molto legato alla città di Lecco, in cui ha sempre vissuto, e grazie all’amicizia con Renato Frigerio (figura nota nel mondo alpinistico lecchese), ha sempre sostenuto l’attività del Cai Belledo prima e del Gruppo Alpinistico Lecchese Gamma dopo. In passato, per un periodo, ha rivestito anche il ruolo di presidente del Tennis Club Lecco.

I funerali di Giampietro Bernabeo saranno celebrati martedì 28 gennaio alle ore 10.45 nella Basilica di San Nicolò a Lecco.