Presente in Consiglio comunale anche il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia Mastroberardino
Votata a maggioranza la decadenza dell’ex assessore dal ruolo di consigliere: “Ordine del giorno illegittimo: un vero attacco alla democrazia”
CERNUSCO – “Quello di giovedì sera è stato un attacco alla democrazia: non posso esimermi dal fermare con ogni mezzo consentito questo abuso”. Preannuncia battaglia Daniela Fiocchi, l’ex assessore al Bilancio della Giunta cernuschese, decaduta anche dall’incarico di consigliere comunale giovedì sera durante un consiglio comunale a dir poco burrascoso.
Fiocchi, eletta nelle file della maggioranza di Identità e Futuro Nostro Cernusco alle elezioni dell’autunno 2021, era stata nominata assessore al Bilancio del sindaco Gennaro Toto subito dopo il voto. Un incarico che le era stato revocato poi, con decreto del 6 marzo scorso, a fronte di una presunta inadempienza nell’assolvere il suo compito in Giunta.
Diventata nel frattempo, a maggio per l’esattezza, responsabile del circolo osnaghese di Fratelli d’Italia, Fiocchi non si è mai più presentata in consiglio comunale, dove il suo posto, in fondo all’emiciclo, è rimasto vuoto fino a giovedì sera, quando l’ex assessore si è presentata al banco per contestare il punto all’ordine del giorno che vedeva proprio la sua decadenza da consigliere dopo quattro assenze.
Tra il pubblico diversi esponenti di Fratelli d’Italia, tra cui il coordinatore provinciale Fabio Pio Mastroberardino. Una presenza che ha portato il sindaco a scegliere di anticipare a inizio seduta la discussione del punto sulla decadenza dell’ex assessore. Il Consiglio comunale è così iniziato subito in salita, con Fiocchi lesta a contestare quanto formalizzato dal sindaco, ritenendo “palesemente errato e illegittimo” l’ordine del giorno.
“Ho poi sottolineato come la prova documentale delle mie assenze, ovvero il certificato medico da me prodotto, non sia stato contestato fino all’altra sera” ha aggiunto Fiocchi, riassumendo quanto avvenuto giovedì sera in aula (qui il documento letto in aula).
L’ex assessore ha ammesso di essere rimasta oltremodo sbalordita dalla scelta di votare il punto a scrutinio segreto. “Quanto fatto è in violazione dell’articolo 21 del regolamento comunale e ciò rende invalida la delibera. Dovranno riportarla in consiglio in autotutela e se insistono nella mozione di decadenza, far rivotare con voto palese”. Nel mirino, è finito anche il segretario comunale reggente Claudio Giuseppe Ministeri, ritenuto “inadeguato e incompetente perché avrebbe dovuto sospendere la seduta”.
Durante il dibattito, interrotto due volte, si è levata dal pubblico anche la voce del leader provinciale di FdI Mastroberardino, che ha voluto rimarcare l’illegittimità dell’atto portato in discussione, supportato le argomentazioni della propria tesserata.
La votazione si è conclusa con sette voti a favore e quattro contrari (riconducibili, per nella segretezza del voto, alla stessa Fiocchi e ai tre consiglieri di minoranza presenti in aula).
“Ma non finisce qui” chiosa l’esponente di Fratelli d’Italia. “Il mio avvocato, Francesco Spinato, sta preparando l’esposto al Prefetto e il ricorso al Tar con richiesta di sospensiva per quanto deliberato in Consiglio giovedì sera. Io invece presenterò una denuncia querela nei confronti del sindaco, del vice, dei consiglieri di maggioranza e del segretario comunale per abuso d’atti d’ufficio, eccesso di potere, omissione di atti di ufficio e violenza privata. Mi spiace perché questa vicenda si sarebbe potuta chiudere, fin dall’inizio, con una telefonata, ma questa non c’è mai stata sancendo la totale arroganza del sindaco, che purtroppo non si sta rilevando essere un uomo delle istituzioni”.
Impossibile non pensare poi che il caso Fiocchi possa anche avere delle ripercussioni politiche a Cernusco, dove la maggioranza, seppur non etichettabile a livello di partito, è riconducibile e soprattutto supportata dal centro destra.