Sel e Rifondazione “bocciano” Brivio e chiedono le Primarie

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Tino Magni - Sel
Il sindaco di Lecco, Virginio Brivio
Il sindaco di Lecco, Virginio Brivio

LECCO –  “L’amministrazione uscente guidata da Virginio Brivio è stata all’altezza nel soddisfare le speranze di cambiamento che aveva suscitato all’atto della sua elezione quattro anni fa? La nostra risposta è no”. Sinistra ecologia Libertà e Rifondazione bocciano sonoramente l’attuale governo cittadino e lanciano un percorso di preparazione alle prossime elezioni oltre che la proposta delle primarie per la scelta del candidato sindaco.

Tino Magni e Francesco Coniglione, segretari provinciali dei due partiti spiegano che il loro giudizio è dettato dall’estromissione dalla giunta dopo pochi mesi “senza mai aver avuto delle spiegazioni da parte del sindaco” ma per la mancata realizzazione di “quanto era scritto nel programma con cui abbiamo chiesto il voto agli elettori e ciò che realmente è stato realizzato”.

Tino Magni - Sel
Tino Magni – Sel

Sui diritti civili “la subalternità culturale ai poteri forti è stata totale oltre alla mancanza di volontà politica nell’assumere alcune proposte emerse dalla società in merito ai Diritti Civili quali il Testamento Biologico o Le Coppie di Fatto” scrivono i due segretari su una nota, sui temi Sociali ed economici “è mancato totalmente un intervento atto a favorire politiche pubbliche in favore del lavoro e dell’innovazione, del turismo, della giustizia fiscale, della scuola pubblica, della valorizzazione del patrimonio comunale, della politica della casa e degli affitti calmierati, di un piano della mobilità a sostegno del trasporto pubblico locale, della piena attuazione dell’indicazioni del referendum sull’acqua”.

Critiche anche riguardo alla politica sullo sport per la quale “l’amministrazione si è totalmente disinteressata” a partire dal fatto che “nulla si è fatto per il rilancio e la sistemazione del centro sportivo Bione”.

Tante le parole spese sull’ambiente, “ma risultati pochi in merito alle politiche sul riuso e la messa in sicurezza dei vecchi nuclei, sul risparmio energetico, sull’inadeguatezza del depuratore ecc. per non parlare del consumo di suolo zero, visto il ritardo che si è accumulato nell’adozione del nuovo Pgt”.

Per i due partiti di sinistra la riorganizzazione della macchina amministrativa più volte annunciata a partire dall’avvincendamento di alcuni dirigenti, ma “di fatto mai realizzata”.

Infine la vicenda Metastasi che “come si legge dagli atti pubblici ha visto coinvolto non solo eticamente e politicamente il Sindaco in prima persona ma ha visto il coinvolgimento diretto di un consigliere comunale eletto nelle liste del PD, e anche parecchie altre persone facenti capo all’area del centro destra che a vario titolo in passato hanno avuto rapporti con l’amministrazione comunale; perciò le domande che ci vengono spontanee è come è potuto accadere tutto ciò senza che nessuno di chi gestiva l’amministrazione se ne accorgesse? – si chiedono Magni e Coniglione – L’altra domanda è se non fosse saggio e necessario un atto di grande umiltà nel procedere prima di tutto ad un largo coinvolgimento dei cittadini al fine di recuperare prima di tutto la fiducia nelle istituzioni”.

Francesco Coniglione - Rifondazione
Francesco Coniglione – Rifondazione

Così, per creare quella che sarà la Lista della Sinistra di Lecco, Rifondazione e Sel propongono alle altre forze democratiche di costruire un percorso “in grado di coinvolgere i cittadini, le forze sociali e sindacali, le associazioni progressiste, e tutte quelle forme organizzate come i vari comitati presenti nel tessuto sociale che si sono sempre dimostrati linfa attiva nel favorire la partecipazione democratica e insieme a loro costruire il programma, verificare quali coalizioni e alleanze e solo alla fine giungere alla scelta anche attraverso le Primarie nel merito delle candidature a Sindaco”.

“Riteniamo questa la strada migliore per ricostruire una coalizione che abbia non solo tra i sui obbiettivi quello di evitare di riconsegnare la città nelle mani di chi in passato ha fatto molti danni, ma anche capace di dare risposte chiare alle domande che salgono dai cittadini e soprattutto dai lavoratori e dai pensionati al fine di combattere la povertà crescente, oltre che sviluppare politiche tese a ridistribuire il reddito a favore dei salari e delle pensioni”.