Cinema. “Django unchained”

Tempo di lettura: 3 minuti

Non amo Quentin Tarantino e non amo film violenti. Eppure ho amato Django Unchained e tutta la sua violenza.
Per certi versi si può addirittura dire che sia comico. La prima parte del film è decisamente la migliore e fa intuire che si svolgerà un determinato genere di film, cosa che – ahimé – non verrà completamente soddisfatta nella seconda parte. Ma ciò non toglie che resti un gran film.
Django Unchained inizia come la storia di un uomo di colore, schiavo prima della guerra civile americana, che grazie a un improbabile ma molto ben riuscito personaggio, il dottor Schultz, trova la libertà. Gli eventi si succedono, ma alla violenza sanguinaria si affianca dolce storia d’amore in cui Django vuole salvare la moglie.
È come se ci fossero, per di più, due protagonisti: nella prima parte il dottor Schultz cattura l’attenzione del pubblico e conquista lo spettatore con i suoi modi bizzarri e la sua parlata originale, mentre nella seconda parte tutto è incentrato su Djando e la sua sete di vendetta.
Come sempre Leonardo Di Caprio, che qui interpreta il perfido Calvin Candie, è bravissimo e dimostra le sue straordinarie doti recitative. Questo ruolo, infatti, gli è valso la nomination al Golden Globe come miglior attore non protagonista.
Non è certamente un film per ragazzini, ma va assolutamente visto.
Curiosità: in una scena compare il nostro conterraneo Franco Nero, che aveva recitato nel film Django nel 1966. È seduto nel salotto di Candie accanto a Di Caprio mentre due schiavi si massacrano in una lotta all’ultimo sangue. Prima di scomparire di scena, si avvicina a Djando-Foxx per chiedergli di fare lo spelling del suo nome.
Più avanti compare anche Tarantino stesso nei panni di uno scagnozzo che conduce Django verso una piantagione.

 

La scena: imperdibile la scena dell’assalto da parte del Ku Klux Klan sulle note del Dies Irae per poi ripiegare in un discorso senza senso sulla cattiva qualità sartoriale dei loro cappucci bianchi.

 

Riconoscimenti: ben cinque nomination agli Oscar 2013: miglior film, miglior attore non protagonista (Christoph Waltz), miglior sceneggiatura originale, migliore fotografia, miglior montaggio sonoro. 

 

Scheda del film.
Regia: Quentin Tarantino
Paese: USA
Anno: 2012
Durata: 165’
Genere: azione, western
Attori: Jamie Foxx, Christoph Waltz, Leonardo Di Caprio, Samuel L. Jackson, Kurt Russell, Jonah Hill, Kerry Washington, Tom Savini, Gerald McRaney, Tom Wopat, James Russo, James Remar, Todd Allen, Don Johnson, Franco Nero

 

Trama.
Nel Sud degli attuali Stati Uniti, due anni prima dello scoppio della Guerra Civile, Django è uno schiavo la cui storia brutale con il suo ex padrone lo conduce a incontrare un cacciatore di taglie di origine tedesca, il Dott. King Schult.
Quest’ultimo è sulle tracce degli assassini fratelli Brittle, e solo l’aiuto di Django lo porterà a riscuotere la taglia che pende sulle loro teste. Il poco ortodosso Schultz assolda Django con la promessa di donargli la libertà una volta catturati i Brittle – vivi o morti. Il successo dell’operazione induce Schultz a liberare Django, sebbene i due uomini scelgano di non separarsi. Al contrario, Schultz parte alla ricerca dei criminali più ricercati del Sud con Django al suo fianco. Affinando vitali abilità di cacciatore, Django resta concentrato su un solo obiettivo: trovare e salvare Broomhilda, la moglie che aveva perso tempo prima, a causa della sua vendita come schiavo.

 

Trailer

 

Francesca Numerati