Bione, da oggi piscina chiusa per un mese, tra necessità e polemiche

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Al via il cantiere per l’efficientamento energetico della piscina

Non si placano le polemiche, 190 le firme raccolte contro la chiusura

LECCO – Iniziano oggi i lavori per l’efficientamento energetico della piscina del Centro Sportivo Comunale Il Bione che, come annunciato nelle scorse settimane (leggi qui) resterà chiusa per 5 settimane. Una decisione inevitabile, come precisato dal Comune, per avviare l’importante intervento di realizzazione dell’impianto fotovoltaico e di rifacimento della copertura della piscina comunale, e che tuttavia non ha mancato di creare polemiche tra gli utenti del centro sportivo, che nelle scorse settimane hanno lamentato il mancato preavviso di sospensione del servizio.

Corrado Valsecchi
Corrado Valsecchi

Un malumore raccolto anche dal consigliere di minoranza Corrado Valsecchi (Appello per Lecco), che ha condiviso e supportato la petizione dell’ingegnere Marco Marchetti per protestare contro la chiusura della piscina. La petizione, protocollata ieri mattina (lunedì, ndr) presso gli uffici comunali, è stata firmata da quasi 200 cittadini: “La petizione è stata sottoscritta in pochi giorni da più di 190 persone che hanno apposto la loro firma in originale accanto al numero della loro carta d’identità o documento di riconoscimento legale – ha fatto sapere Valsecchi – ci auguriamo che qualcosa possa accadere, un ripensamento, un modo diverso d’intervento, la possibilità di svolgere questi lavori in mesi dove la piscina viene meno utilizzata. Ma le dichiarazioni degli esponenti della Giunta Gattinoni non fanno ben sperare, tutte indirizzate a confermare questa scelta miope e dannosa”.

Il nodo sostanziale è che si sia aspettato fino all’ultimo momento, senza mai informare le commissioni consiliari e tenendo all’oscuro utenti e associazioni, per poi confezionare un regalo di Pasqua sgradito e francamente inaspettato. Ricordo inoltre le dichiarazioni rilasciate da esponenti della Giunta in precedenza, che assicuravano la non chiusura della piscina. Ora la cosa che mi chiedo è: qual è il destino della piscina? Con l’installazione dei pannelli solari termici si certifica che per almeno cinque anni la piscina dovrà essere fruibile e in funzione. Quindi, riassumendo: si sta per appaltare uno studio preliminare dai costi esorbitanti che dovrà tener conto di questo vincolo, pena dover restituire i soldi a Regione Lombardia nel caso il progetto prevedesse di abbattere l’edificio o modificarne le funzioni. È buffo inoltre ricordare come una delle condizioni che hanno determinato la bocciatura dell’ultima proposta di project leasing sul Bione, sia stata anche la non garanzia di continuità di tale servizio. “Chi è causa del proprio mal pianga sé stesso” dice il proverbio, ammonendo coloro che si rendono protagonisti del danno. In questo caso a dolersene dei danni causati saranno cittadini e lavoratori per responsabilità di una mancata pianificazione intelligente dei lavori” conclude Valsecchi.

L'assessore Alessandra Durante
L’assessore Alessandra Durante

A ripercorrere l’iter relativo alla piscina, partendo dal bando promosso nel 2022 da Regione Lombardia per coprire fino all’80% delle spese di efficientamento della piscina, era stata nei giorni scorsi l’assessore Alessandra Durante: “Premessa doverosa, negli ultimi anni il Comune di Lecco ha speso tra i 250 e i 300 mila euro ogni anno per compensare le bollette del Bione, aumentate dopo la pandemia e a causa del rialzo dei costi energetici: senza questi interventi il Centro Sportivo avrebbe seriamente rischiato la chiusura o avrebbe riversati questi aumenti su abbonamenti e tariffe degli utenti in maniera totale e non solo parziale, come accaduto. Come Comune abbiamo ottenuto il finanziamento regionale a fine 2022 e uffici, gestore e impresa si erano organizzati per effettuare i lavori nell’estate del 2023. Purtroppo, il sopralluogo effettuato prima dell’avvio del cantiere, aveva rilevato che il tetto necessitasse di interventi di consolidamento per reggere il peso dell’impianto. La sola posa dell’impianto non avrebbe comportato la chiusura, il consolidamento del tetto purtroppo si. Essendo ormai nella seconda parte dell’anno le risorse a bilancio erano già state impegnate per altri cantieri e manutenzioni, quindi abbiamo dovuto attendere il bilancio preventivo, approvato a gennaio 2024″.

Per evitare la chiusura nel corso della stagione sono state valutate due alternative: il cantiere parziale o lo slittamento degli interventi nell’estate del 2024: “Nonostante una prima apertura verso l’opzione del cantiere parziale (con lavori la mattina e riapertura nel pomeriggio), ulteriori approfondimenti l’hanno resa impraticabile per motivi di sicurezza e pulizia dell’acqua – precisa Durante – per lo slittamento dei lavori all’estate ’24, il Bando prevede il termine dei lavori, la rendicontazione e il collaudo entro ottobre ’24. Per lavori e rendicontazione i tempi ci sono. Il collaudo prevede solitamente da 3 a 6 mesi. Senza la certezza di una proroga – che abbiamo chiesto a Regione – sarebbe stato incauto rischiare di perdere i soldi ottenuti. Preciso anche che l’impianto, ovvero i pannelli, potrebbero anche essere riutilizzati qualora si rendesse necessario in futuro prevedere una nuova struttura per la piscina” ha concluso l’assessore.

Oggi, martedì, il cantiere prenderà dunque il via: l’obiettivo è quello di anticipare i tempi previsti e riaprire al più presto la piscina, per evitare di prolungare i disagi alle associazioni sportive e agli utenti.