“Registriamo la presa di posizione della Regione, ma ora alle parole seguano i fatti”
Presto di nuovo a Bruxelles per difendere le istanze degli imprenditori agricoli
LECCO โ Coldiretti Como Lecco e i suoi agricoltori saranno presenti lunedรฌ 26 febbraio a Bruxelles: “Saremo lรฌ per difendere le istanze dellโagricoltura lariana e italiana, a 360 gradi, su tutti i fronti aperti. Torneremo a manifestare a Bruxelles tutte le volte che sarร necessario fino a quando non avremo ottenuto risposte esaustive rispetto ai bisogni che gli agricoltori italiani ed europei hanno”.
“Sul tema della fauna selvatica registriamo la presa di posizione della Regione Lombardia e ci auguriamo che, finalmente, sia la volta buona, il passo decisivo. Da troppo tempo sollecitiamo risposte mai arrivate e, in ogni caso, noi non molliamo: continueremo a interagire presso le istituzioni โ in primis il prefettoย โ ma soprattutto ci faremo carico della voce degli agricoltori e dei cittadini, ovvero di chi lavora e vive sul territorio. Da quella loro voce รจ nato il convegno dellโanno scorso a Erba, evento che ha acceso la luce sul problema e che ha smosso le coscienze. Ora lโassessore regionale Beduschi ha annunciato quello che รจ frutto di un lavoro di mesi, in primi la task force che ha lo scopo di rendere puntuale e quotidiano lโefficientamento e lโattuazione delle normative, rimuovendo negligenze, ostacoli e personalismi che allontano dalla risoluzione del problema. Eโ quanto chiediamo da anni e siamo pronti a fare la nostra parte attiva: cervi e cinghiali ormai assediano il territorio e rappresentano un pericolo sia per le colture agricole che per lโincolumitร pubblica, provocando danni sempre piรน gravi nei campi e incidenti stradali a ripetizione”.
“Lo denunciamo da anni, e le dichiarazioni di Beduschi danno ragione alle posizioni sempre sostenute da Coldiretti in un territorio, quello di Como e Lecco, dove il problema dei selvatici รจ fuori controllo. Ci auguriamo che a questo segua anche unโanalisi per individuare eventuali responsabilitร oggettive che, nel corso degli anni, hanno portato al dilagare del problema: sono risposte che pretendiamo in nome e per conto dei nostri imprenditori agricoli ma, vorrei dire, di tutti i cittadini. Il nostro รจ un territorio delicato e importante: il presidio degli alpeggi e delle aree piรน periferiche non puรฒ prescindere dalla presenza dei giovani allevatori che ne tutelano il territorio e, con la loro cura, prevengono quei gravi dissesti idrogeologici che, invece, si verificano anche sul territorio nelle aree dove la presenza delle aziende agricole รจ assente o minore. Basta nascondere il problema sotto al tappeto: a questo proposito, spiace dover rilevare che la principale organizzazione di rappresentanza agricola sul territorio non venga coinvolta e tantomeno invitata agli incontri sul territorio lariano che si tengono sul tema della fauna selvatica. Noi andiamo avanti, ciรฒ in fondo evidenzia uno spartiacque con chi davvero รจ portatore della volontร del ‘fare’ e del ‘risolvere’ la problematica” – Queste le dichiarazioni del presidente di Coldiretti Como Lecco, Fortunato Trezzi, a seguito della presa di posizione della Regione che annuncia un cambio di passo sul tema fauna selvatica e che prevede, con cadenza settimanale, unโanalisi dei dati per trovare soluzioni immediate e bypassando un sistema di segnalazioni che ora si disperdono in siti diversi o addirittura vengono effettuate a voce.
Secondo Trezzi, รจ importante anche il passaggio relativo alle disposizioni per il controllo della peste suina, giร arrivata sul territorio lombardo, e del fatto che โ come ha ricordato lโassessore โ la segnalazione di eventuali inadempienze รจ un obbligo che potrร portare anche a denunce penali: “Denunce che siamo pronti a fare in prima persona se – e speriamo di non esserne costretti โ il problema andrร a interessare un territorio infestato da selvatici che possono essere vettori del morbo. Due richieste immediate, innanzitutto intensificare le azioni di contrasto e, allo stesso tempo, aggiornare il censimento di questi animali che, negli anni, sono aumentati esponenzialmente”.
“La presenza dei selvatici andrร a pregiudicare nel breve-medio termine la presenza dei giovani imprenditori agricoli in montagna e mette a rischio la pratica millenaria della transumanza, da poco elevata a patrimonio dellโumanitร ” sottolinea Rodolfo Mazzucotelli, direttore di Coldiretti Como Lecco. “Un risultato, questo, che deve impegnare e responsabilizzare ognuno, nei rispettivi ruoli, per garantire futuro e sopravvivenza a queste imprese, che si trovano a fronteggiare non pochi problemi ‘operativi’ come quello, appunto, della fauna selvatica che hanno colpito perfino i pascoli in quota: anche i lupi, comโรจ noto, sono tornati a prendere di mira le greggi dellโarco alpino, e anche nelle nostre province non sono mancati episodi di predazione, mentre cervi cinghiali hanno fatto incursione persino nei pascoli dโalta quota, danneggiandoli pesantemente. Va assolutamente riconosciuta lโazione di tutela e presidio del territorio svolta dalle imprese che operano in altura: grazie a loro, ci sono vita e futuro assicurati sia per la montagna, sia per la ruralitร che ne รจ tipica: mi riferisco, innanzitutto, a una tradizione casearia antica e unica al mondo, cosรฌ come alla necessitร di preservare la biodiversitร anche in ambito zootecnico”.