“Cine” Corti “ambasciatore” dello Snooker: “Bello se nascesse un movimento lecchese”

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Gianluca "Cine" Corti impegnato durante una partita di Snooker

Si tratta di una specialità di biliardo diffusa soprattutto nel Regno Unito

“Tra quelli praticati, e ne ho fatti tanti, questo è lo sport più difficile in assoluto”

LECCO – Gli appassionati di sport in totale crisi di astinenza causata dai vari annullamenti di olimpiadi, europei di calcio ecc… si saranno sicuramente imbattuti in queste settimane nelle lunghissime dirette di Eurosport per Mondiali di Snooker che si stanno svolgendo a Sheffield, in Inghilterra nel tempio di questa disciplina: il “Crucible”.

Si tratta di una specialità di biliardo, prettamente anglosassone, molto diffusa soprattutto nel Regno Unito, poco radicata nel territorio italiano, ma molto televisiva e quasi “ipnotica” per il suo svolgimento che sta catturando sempre più appassionati anche nella nostra provincia.

Tra questi c’è Gianluca “Cine” Corti che nel lockdown è stato particolarmente attivo con la sua CineSportEvents e con il QuarantQuiz ha potuto conoscere Marco Conti, originario di Galbiate ora residente ad Albese con Cassano, che questo sport lo pratica… in casa. Si, perché possiede un biliardo di Snooker (che non è uguale a quelli che trovate nei vari circoli della nostra città, ma molto più grande) nel proprio garage.

“Tra quelli praticati, e ne ho fatti tanti, questo è lo sport più difficile in assoluto – racconta ‘Cine’ – Quando lo guardi in tv sembra facile, ma poi con la stecca in mano riuscire ad imbucare una bilia è un’impresa”.
Infatti lo scopo dello Snooker è quello di imbucare, alternativamente, una bilia rossa che vale 1 punto e una colorata che hanno diverso valore: la gialla 2 punti, la verde 3, la marrone 4, la blu 5, la rosa 6 ed infine la nera 7. Chi fa più punti, vince il “frame” e una partita può essere anche “al meglio dei 35 frames”, come la finale dei Mondiali in programma per questo sabato e domenica.

Altro scopo dello Snooker è quello di fare la serie più lunga possibile senza sbagliare ad imbucare, altrimenti il “pallino” passa all’avversario: il massimo raggiungibile è quel famoso “147” che tutti i giocatori sognano. Si tratta di infilare 15 rosse alternandole solo con la bilia nera per poi “ripulire il tavolo” dai colori partendo dalla gialla e finendo con la nera.

“Ho conosciuto Marco e Maddalena, sua moglie anche lei giocatrice, durante le puntate del QuarantQuiz e ho scoperto che non solo lo praticavano, ma ci giocavano tutti i giorni in garage. Da li è nata sia un amicizia che una sana rivalità sul tappeto verde, dove Marco è decisamente più forte di me, mentre con ‘Madda’ ce la giochiamo. Recentemente – continua Cine – ho postato una mia foto ‘in azione’ e ho notato che parecchi miei amici seguono questo sport. Sarebbe davvero bello se nascesse un piccolo movimento lecchese da affiancare a quello della ‘Tirano Snooker Accademy’ che da anni svolge tornei per conto della FIBIS”.

Gianluca “Cine” Corti e Marco Conti davanti al tavolo da Snooker

Chissà che questo “appello” verrà raccolto da qualcuno con cui condividere dei momenti sul tappeto verde. Nell’attesa, il mondiale 2020 è arrivato alle semifinali. “Il mio favorito rimane l’inglese Ronnie O’Sullivan che in semifinale dovrà  vedersela con Mark Selby, un altro fortissimo dello Snooker. Nell’altro incontro, Kyren Wilson affronterà  lo scozzese Anthony McGill”. Chi vince il torneo, oltre alla gloria di aver trionfato al “Crucible”, si porterà  a casa una prima moneta di ben 500mila sterline.

“Chi fosse interessato – conclude Cine – mi contatti pure sui vari social. Nel frattempo, cercherò di superare il mio “best break” (i punti consecutivi senza sbagliare, ndr) di 18 che se paragonato a quelli che fanno in TV. Beh, fa capire quanto sia davvero difficile questa fantastica disciplina”.