(S)Punti di Vista. Da Lecco alla Valsassina in barca? Era il Settembre 1882…

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Una foto più recente (maggio 2013) di due canoisti sul lago
Una foto più recente (maggio 2013) di due canoisti sul lago "effimero" di Balisio formatosi a seguito delle abbondanti piogge

RUBRICA – Carissimi lettori bentrovati! Se vi dicessi che c’è stato un momento in cui da Lecco si andava in Valsassina in barca mi credereste? E’ incredibile ma vero, a Balisio si era formato un vero e proprio lago, da Lecco furono portate delle barche e fu istituito un vero e proprio servizio di navigazione. E’ accaduto in un momento tragico della storia del nostro territorio, nel mese di Settembre del 1882 allorquando alcuni giorni di pioggia ininterrotta provocarono gravi danni e una frana che travolse la frazione di Versasio provocando la morte di sei persone; le cronache del tempo ricordano così l’avvenimento: “In Valsassina nel piano di Ballabio superiore a Balisio, la strada maestra fu completamente allagata, per una lunghezza di più di un chilometro, l’acqua in alcuni punti raggiunse l’altezza di cinque metri, cosicché quel bacino è diventato un vero lago, e per la comunicazione della Valsassina con Lecco si è dovuto attivare un regolare servizio di barche condottovi da Lecco sopra carri.” ( “Il Resegone” 21 e 22 settembre 1882).

Anche altrove i danni furono ingenti: il Caldone uscì dal proprio alveo e in largo Manzoni abbattè il muro di cinta di una proprietà privata; il Bione distrusse l’antico ponte di Belledo; la strada fra Lecco e Maggianico franò creando un cratere di tre metri di lunghezza e due di larghezza; in centro città la piazza del mercato del grano fu in buona parte allagata. Come detto, purtroppo, a Versasio si consumò una vera e propria tragedia: “sabato 16, fra le 11 e le 12 del mattino, uno sgorgo impetuoso d’acqua, causato dalle continue piogge, sboccò improvvidamente dalla terra, cagionando un franamento, che coperse e travolse seco nel sottostante torrente Caldone, tre o quattro case con sei vittime umane, oltre un’intiera bergamina di circa 50 capi di bestiame, con due cavalli ed alcune pecore”; fortunatamente, “Un uomo che venne travolto nella frana con due fanciulli ebbe tanta presenza di spirito da resistere al di lei impeto e riuscì a salvarsi coi due bambini”( “Il Resegone” 21 e 22 settembre 1882).

Giovanna Samà


 

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