LECCO – Riceviamo e pubblichiamo:
“Gentile direttore, avendo letto le recenti prese di posizione dell’Assessore pro tempore alla Caccia della Provincia di Lecco, mi trovo costretto a smentire di nuovo in maniera decisa alcune affermazioni circa la mancata utilità dell’apertura della caccia al cinghiale, un ungulato divenuto ormai da tempo padrone dei boschi del nostro territorio, soprattutto di quello della Valvarrone e della Valsassina (per quanto anche sul lago, nel capoluogo e nel Triangolo lariano l’invasione sia ormai un dato di fatto che solo l’esponente provinciale non vede o non vuol vedere).
Non stupisce più la leggerezza con la quale l’esponente dell’esecutivo di Villa Locatelli tratta un argomento di tale importanza, relegandolo alle considerazioni di tecnici faunistici che molto sanno di biologia e (ahinoi!) veramente poco conoscono delle esigenze reali dei residenti che si trovano a fronteggiare bestie armate di zanne fuori dalla porta di casa. E nelle nostre Valli, piaccia o meno all’improvvido Assessore, questa è la quotidianità! Quando, nelle scorse settimane, ho espresso a mezzo stampa il timore circa l’ipotesi che, come spesso accade in questo insano Paese, ci debba scappare il morto (e Dio non lo voglia!) perché il tenace delegato alla caccia comprenda che solo con l’eradicamento di questa belva famelica (obiettivo che tutte le Province lombarde, tranne quella di Lecco, si sono poste da tempo!) potremo dormire sonni tranquilli, non ho fatto altro che rappresentare una triste realtà. D’altronde, mi duole riconoscerlo, ma si tratta dell’esponente di un partito (l’NCD) che, pur avendo percentuali da prefisso telefonico, detta la linea politica a Roma coi drastici risultati che sono sotto gli occhi dei nostri cittadini.
Confermo la ferma volontà di portare all’attenzione dell’Assessore regionale Fava la questione dell’apertura della venazione al cinghiale qui da noi, perché finisca una volta per tutte la farsa delle gabbie per la cattura dell’ungulato con numeri di catture che definire ridicoli sarebbe persino riduttivo. Mi permetto di dare un cortese suggerimento, di tutto cuore, all’Assessore, al quale, mesi fa, avevo già consigliato di rimettere la delega alla caccia nelle mani dell’allora Presidente Nava: pensi bene alle sue velleità di direzione dell’Ente provinciale di secondo livello, poiché forse tutte le deleghe dei 10 assessorati concentrate nelle mani di un’unica persona potrebbero esser per lei troppo gravose.
Magari è il caso passi la mano, concentrandosi sul buon governo di Perledo: ho il sospetto, tuttavia, che prima o poi dovrà render conto ai suoi concittadini del fatto che si troveranno fatalmente i cinghiali al pascolo nel giardino di casa. Chissà se userà ancora tecnicismi, statistiche e prudenza tout court nel rispondere alla loro ira funesta!”
Cordiali saluti padani
Dr. Giovanni Pasquini
Responsabile organizzativo Lega Nord Circoscrizioni Lecchese e Meratese-Brianza Lecchese