RUBRICA – Una delle stagioni che sin da piccolo ho sempre amato di più è la primavera!
Solitamente, in questo periodo dell’anno, aumenta il desiderio di muoversi e di ritrovarsi come da bambini a cercare di passare il più tempo possibile all’aria aperta.
Sul nostro lago i colori tornano ad essere intensi e nitidi e con il risvegliarsi della natura i cinguettii aumentano insieme al profumo degli alberi in fiore…un vero spettacolo!
C’è una cosa che però, ultimamente, mi appare sempre più evidente, purtroppo anche sul nostro territorio, oltre ai fiori sembra che sboccino i rifiuti.
Sarà che in inverno, la luce meno intensa, non ci permette di osservare la realtà dell’ ambiente: cartacce, mozziconi, plastica e spazzatura balzano all’occhio procurandoci un senso di fastidio e di tristezza inevitabili!
Coscienza ambientale partendo dal semplice
Risulta evidente che il crescente progresso della civiltà odierna e l’incremento nell’ utilizzo di beni di consumo, stanno verificando oggigiorno un preoccupante aumento dei rifiuti. Ma se parallelamente al progresso, dovrebbe svilupparsi una coscienza ambientale, appare purtroppo sempre più chiaro che la maleducazione e l’inciviltà non sono andate in pensione e c’è chi continua a gettare rifiuti nei campi, lungo le piste ciclabili e addirittura sui nostri sentieri.
Quante volte ci capita di fare una passeggiata e di notare mascherine abbandonate?
Ma noi, che dovremmo essere la generazione del cambiamento, cosa possiamo fare?
Il Plogging
Cari amici escursionisti, amanti dello sport e della natura ho una bella notizia per voi… avete mai sentito parlare del Plogging?
Il Plogging è una nuova tendenza eco-friendly che consiste nel raccogliere i rifiuti che si trovano sul proprio cammino mentre si è impegnati a fare jogging o altre attività sportive all’aria aperta.
Il termine Plogging è la perfetta unione della parola svedese plocka upp (raccogliere) e dell’inglese jogging e ad inventarla dando vita al trend è stato lo svedese Erik Ahlström che nel 2016 prima di trasferirsi in una città diversa rispetto a quella in cui risiedeva, decise di ripulire l’area nella quale solitamente si allenava.
Questo gesto diede vita nel 2017 che sempre in Svezia, più precisamente a Stoccolma, un gruppo di amici amanti della corsa cominciò a dare al proprio running un’impronta biologica nonché ecologica, raccogliendo i rifiuti trovati per terra.
L’idea alla base è quella che ottimizzare il tempo utilizzato normalmente per l’allenamento, per fare anche qualcosa di positivo per lo spazio in cui si vive.
Chi vi partecipa, infatti, scende in strada munito di sacchi della spazzatura per raccogliere i rifiuti che incontra durante la sessione di fitness.
Una disciplina per rimettersi in forma sia dentro sia fuori: fuori perché tonifica la muscolatura, dentro perché fa sentire in pace con il mondo (e con se stessi) per avere compiuto una buona eco-azione.
Passeggiate che hanno il doppio obiettivo di camminare e di raccogliere i rifiuti in montagna, rovinata dall’impatto umano quasi tanto quanto il mare e le spiagge.
La maggior parte dell’impatto umano sulla natura si verifica con gli usa e getta abbandonati: salviettine rinfrescanti, mozziconi di sigaretta, bottigliette, involucri di snack, caramelle, mascherine devastano i luoghi dove facciamo trekking.
I benefici che otteniamo grazie al Plogging:
· Fa consumare molte calorie: combinando il momento della corsa ad altri di stop per raccogliere i rifiuti, nei quali i movimenti necessari possono essere anche affondi e squat, rappresenta un vero e proprio allenamento a intervalli. Tale tipologia aumenta la resistenza e consente di bruciare molte più calorie, durante e dopo l’allenamento, rispetto alla norma corsa.
· Aumenta l’autostima: combinare la raccolta dei rifiuti con la corsa, e quindi compiere un’azione positiva non solo per sé ma per l’intera collettività, può infondere molta fiducia in se stessi.
Per cominciare a praticare questa disciplina non serve molto se non un minimo livello di allenamento necessario per riuscire a correre. Per il resto è sufficiente munirsi di scarpe da running e abbigliamento sportivo, di una borsa nella quale riporre i rifiuti e di un paio di guanti da lavoro, in modo da non toccare con le proprie mani le cose che si raccolgono da terra.
Questa attività può essere più divertente se la si fa in gruppo quindi il consiglio è di coinvolgere qualche amico. Inoltre, aggiungere un minimo di competizione e sfidarsi a chi trova più rifiuti può aumentare la produttività.
Pertanto cari lettori, che come me amate il nostro territorio, ricordiamoci di essere virtuosi anche
nella cura e nel rispetto del Pianeta, una sfida che ci riguarda tutti, partendo dal semplice.
Prof. Marco Brusadelli
Dottore in Scienze motorie e sportive – Massoterapista – Life Coach
www.marcobrusadelli.it
Riceve per appuntamento presso:
Centro fitness Fitup, Via Risorgimento 57 – Lecco
T. +39 3394935212
email: info@marcobrusadelli.it
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