PS, si attende il completamento della nuova ala: “Operativa entro l’estate”

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La nuova area sarà destinata alla presa in carico dei pazienti ad alta complessità

L’auspicio è di renderla operativa entro l’estate

LECCO – I lavori di ampliamento del Pronto Soccorso, pur in ritardo, proseguono e l’auspicio è di poter vedere finalmente operativo il nuovo padiglione entro l’estate. Un sogno che si avvera per la struttura, diretta dal dottor Luciano D’Angelo, che lo scorso anno ha avuto 64.800 accessi (una media di 180 al giorno).

La nuova area di quasi 900 metri quadri sarà destinata alla presa in carico dei pazienti ad alta complessità: “Avremo a disposizione cinque camere attrezzate come Terapia Intensiva e sei postazioni per la gestione ad intensità intermedia – ha fatto sapere D’Angelo – inoltre avremo anche nuove postazioni per la radiodiagnostica che consentiranno di snellire i tempi per le visite dedicate”.

Nuova ala pronto soccorso ospedale manzoni leccoEntrando dalla camera calda, il paziente passerà per l’area pre-triage e triage con spazi di attesa, nell’area di trattamento dotata di bancone a vista da cui gli infermieri avranno il controllo di tutto il Pronto Soccorso e potranno monitorare cosa succede anche nelle stanze chiuse, due locali vista, due locali vista per codici minori, sala intensiva con due posti letto, quattro sale osservazione, la sala diagnostica come già detto, sala Rx. E poi due spazi destinati allo sporco e al pulito, tre depositi, un locale decontaminazione, un vuotatoio, quattro bagni per utenti (di cui uno per persone con disabilità), nove spazi di sosta e studio per il personale medico e infermieristico. Il tutto per una copertura finanziaria di 3.419.366,83 euro. Per le apparecchiature elettromedicali, comprensivo del cofinanziamento regionale, l’importo finanziato è stato di 2.671.600 euro (IVA inclusa). Le procedure aggiudicate a oggi sono pari a 2.015.368,40 euro, di cui 808.206,66 per blocco di ampiamento e 903.000 per TAC.

La struttura sarà inoltre a ‘pressione negativa’: “Vuol dire che in caso di problematica di tipo pandemica o infettiva è in grado di essere isolata: se fosse stata disponibile durante il Covid avremmo potuto allocare li tutti i pazienti per non contaminare aree esterne”.

I lavori sono ancora in corso: “Se tutto va bene contiamo di poter aprire la nuova struttura entro il mese di giugno” ha fatto sapere il dottore D’Angelo.