Luisa Colombo presenta “Tutte le lacrime sono trasparenti” al Lions Club Lecco Host

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Artista e arteterapeuta, Luisa è attivamente impegnata all’interno di scuole di diverso ordine e grado ed istituti penitenziari

LECCO – Martedì 8 aprile, i soci del Lions Club Lecco Host hanno ospitato Luisa Colombo per la presentazione del suo libro “Tutte le lacrime sono trasparenti”, edito da Cornacchione Editore.

Artista e arteterapeuta, Luisa è attivamente impegnata all’interno di scuole di diverso ordine e grado ed istituti penitenziari, tra cui, da oltre un decennio, nella Seconda Casa di Reclusione di Milano/Bollate, che in più occasioni, i soci del Lions Club Lecco Host hanno avuto l’opportunità di visitare.

Da qualche anno collabora con il club, che ha sostenuto il suo progetto “La fatica di essere giovani”, all’interno di un istituto scolastico del territorio, con finalità di prevenzione rispetto a condotte devianti e comportamenti a rischio.

Durante l’incontro, Luisa, pittrice e scrittrice, ha dialogato con la collega Cristina, che ha moderato l’incontro, spiegando che il libro intreccia la sua esperienza personale con le storie di molte donne, che ha incontrato e che hanno segnato profondamente la sua vita.

Soffermandosi sul titolo, Luisa ha sottolineato il valore universale delle lacrime: “Le lacrime sono un bene prezioso che va protetto e preservato ed in questi anni ho imparato a prendermene cura. Le raccogliamo a scuola, in carcere, in comunità, per strada. Ho scelto questo titolo, perché le lacrime sono il filo conduttore delle storie di vita delle tante donne che ho seguito e che hanno condiviso la loro sofferenza; donne vittime di quella “violenza di genere”, che purtroppo oggigiorno colma la cronaca di fatti brutali. Le lacrime solo un filo che unisce e sono trasversali; non conoscono età, etnia, stato sociale o religione e spesso, quando ci si concede di lasciarle andare, sono il primo passo verso la guarigione.”

Luisa ha poi evidenziato come la libertà dovrebbe essere la condizione imprescindibile dell’amore, ma che troppo spesso si trasforma in possesso, riducendo chi lo subisce, a divenire un burattino in una condizione di violenta sudditanza psicologica e fisica. Per contrastare questo fenomeno, è fondamentale educare al rispetto fin dall’infanzia, insegnando che l’amore è libertà e non possesso.

Luisa ha posto l’accento sull’importanza dell’ascolto, spesso sottovalutato: “I ragazzi, soprattutto i giovani di oggi, come vediamo nelle scuole, sono vittime di un’invalidante povertà emotiva, che determina la fatica di esprimere sentimenti ed emozioni. Facilitando la comunicazione con sé stessi, attraverso l’arteterapia, li mettiamo nella condizione di ripercorrere situazioni critiche della loro vita, e attraverso il riconoscimento, l’accoglienza delle proprie emozioni e delle proprie fragilità, intraprendere un percorso di cura e guarigione. Le costanti, presenti in moltissimi dei testi di restituzione scritti dagli studenti, a seguito dei progetti svolti, oltre a sottolineare la fatica di comunicare con i genitori, a rinnovarci la riconoscenza e la gratitudine per averli ascoltati, senza banalizzare le loro problematiche di adolescenti e giovani, è la paura della solitudine, che spinge a fare scelte dettate dal timore di restare soli o di rivivere l’insopportabile senso di abbandono, che fa riemergere ferite mai curate, come le separazioni dei genitori o la perdita di persone care. Il dramma della violenza di genere, colpisce molte ragazze; tante, troppe, ci hanno confessato di aver subito o di subire violenza da parte del partner, ma di non riuscire a denunciare e chiudere questi rapporti tossici, in quanto è dilagante la convinzione che, per essere completa, una donna debba necessariamente stare con un uomo”.

Approfondendo le dinamiche che hanno portato alla realizzazione di questo libro e le storie in esso contenute, è emerso dal dialogo con l’autrice, quanto ancora le donne abbiano bisogno di imparare e di insegnare alle proprie figlie, a volersi bene e stare bene con sé stesse.

Riguardo la sua professione di arteterapeuta, Luisa ha evidenziato l’importanza dell’utilizzo dell’espressione artistica, come strumento di comunicazione, che opera sull’inconscio, permettendo a chi la utilizza, di stabilire una sana relazione con sé stessa e di riflesso con gli altri. Uno strumento che lei stessa utilizza, spiegando che all’interno delle sue opere, sono rappresentate le sue esperienze di vita e sono contenute anche le donne che ha seguito e che hanno incrociato il suo percorso professionale.

Luisa ha concluso sottolineando che l’obiettivo del libro, non è suscitare pietà, ma trasmettere un messaggio di speranza, di coraggio e di rinascita: “Se tutte queste donne, con le loro storie tragiche, cariche di dolore, sofferenza, umiliazioni e rinunce, sono riuscite a scegliere sé stesse e cambiare la loro vita, significa che si può uscire dalle peggiori delle situazioni.”

Giovanni Rigamonti, presidente del Lions Club Lecco Host, ha ringraziato Luisa per il suo intervento, evidenziando come, oggi più che mai, dobbiamo ricordarci della nostra umanità e di come le lacrime ce lo ricordino: “Luisa Colombo, con la sua sensibilità, è riuscita a dare voce alle emozioni e alle storie che spesso rimangono nascoste nelle pieghe della quotidianità. È un privilegio aver potuto condividere questa serata con un’autrice capace di illuminare la complessità del nostro vivere attraverso parole tanto sincere quanto potenti.”