‘Il Paese di Tutti’ opta per la via del silenzio mediatico, in attesa di interloquire con la Provincia
Il gruppo di minoranza invece insiste: ultimo passo l’invio questa mattina, lunedì, di una lettera al sindaco Riccardo Fasoli
MANDELLO – Continua a tenere banco, risposta dopo risposta, la questione riqualificazione dell’area campeggio, che in questi giorni ha creato subbuglio a Mandello. Direttamente implicate le fazioni politiche del paese, ma anche la Provincia di Lecco.
Contesa nata per via di un’autorizzazione paesaggistica, mancante ritengono Casa Comune per Mandello, gruppo politico e consiliare di minoranza, e il suo coordinatore ed ex sindaco Riccardo Mariani, dalle cui dichiarazioni l’episodio ha preso piede (vedi articolo), presente invece stando al sindaco Riccardo Fasoli (vedi articolo) per opere interessanti la zona comunale e non demaniale, rimasta intoccata degli interventi.
L’ente provinciale, dal canto suo, esponendosi in maniera concisa ha confermato la mancata richiesta per la suddetta autorizzazione da parte del Comune di Mandello, già messa in luce da Casa Comune: “Non abbiamo rilasciato nessuna autorizzazione paesaggistica, non è pervenuta alcuna istanza in merito”.
Un permesso che, a quanto emergerebbe, potrebbe risultare necessario per compiere i lavori all’attivo in via Lungo Lario, anche se conferme ufficiali dalla Provincia ancora non sono pervenute dopo la risposta di Fasoli al gruppo politico e consiliare di minoranza.
Una questione delicata e senz’altro intricata, che ha visto da una parte esporsi Casa Comune con evidenza a nome dell’interesse pubblico, e dall’altra la maggioranza capitanata dal sindaco Riccardo Fasoli mantenere un profilo più basso, come loro stessi del resto hanno confermato di voler fare attraverso un comunicato, firmato dai consiglieri e tutto il gruppo ‘Il Paese di Tutti’, che così recita:
“In risposta agli articoli di Casa Comune per Mandello Democratica, i consiglieri di maggioranza e tutto il gruppo de ‘Il Paese di Tutti’ ribadiscono l’appoggio e il sostegno dell’operato dell’Amministrazione in tutti gli aspetti di competenza comunale nonché la condivisione del progetto di riqualificazione di un’area privata da lungo tempo in stato di degrado, convinti dell’importanza che questo abbia per tutta la cittadinanza. Prima di replicare e dare risposta a tali articoli, si intende interloquire con la Provincia di Lecco nel rispetto delle forme dovute, non su testate giornalistiche. A procedure positivamente concluse si darà riscontro alla cittadinanza, illustrando ulteriormente il progetto in questione”.
Proseguono invece con ostinazione e senza cenni di vacillamento i tentativi di Casa Comune per Mandello di scavare nella questione, incolpando primo cittadino e maggioranza di voler nascondere tutto sotto il tappeto, invitando all’immediata sospensione dei lavori (vedi articolo) e in un secondo momento avvisando di un possibile esposto alla Procura della Repubblica di Lecco (vedi articolo). L’ultima azione questa mattina, lunedì: una lettera inviata a nome del gruppo consiliare dai membri Gloria Valassi (capogruppo), Valentina Conca, Franco Corti, Andrea Gilardoni e Giuseppe Valsecchi. Destinatari: il sindaco Riccardo Fasoli, il Responsabile dell’Ufficio Tecnico e il responsabile della struttura Edilizia Privata. Oggetto: Intervento di Rigenerazione Urbana in attuazione del PA07.
Dopo aver sottolineato di aver assunto sempre una posizione critica sull’intervento al campeggio, già dal consiglio comunale svoltosi in data mercoledì 27 aprile 2022 in cui aveva dato votazione contraria, fino a iniziative pubbliche come i flash mob di inizio giugno e non solo, Casa Comune afferma:
“Dopo il nostro esposto alla Provincia, all’Autorità di Bacino e al Prefetto del 4 aprile 2023 e la lettera della Regione trasmessa a codesta amministrazione in data 1° giugno 2023, il 28 giugno 2023 è pervenuta dalla Provincia la comunicazione che, senza mezzi termini, dichiara che il rilascio dell’autorizzazione paesaggistica sul progetto nel suo complesso era ed è di esclusiva competenza della Provincia stessa in forza dell’art. 80 comma 4 lett. c) della L.R. 12/2005”.
“A nostro avviso – proseguono – questo fatto ha ingenerato una situazione critica e potenzialmente dannosa per l’interesse pubblico che impone all’Amministrazione di intervenire al fine di salvaguardare l’istituzione comunale e metterla al riparo da evoluzioni ancor più negative, considerato che le autorizzazioni paesaggistiche comunali sinora rilasciate non risultano essere valide ed efficaci in forza dell’esclusiva competenza che la Provincia avoca a sé sulla base della normativa regionale”. Conclude il contenuto della lettera: “Allo scopo, chiediamo pertanto all’Amministrazione di attivarsi con urgenza per assumere tutte le azioni cautelari del caso, compresa la immediata sospensione dei lavori“.
Adesso non resta che vedere quali saranno le prossime mosse, e da chi saranno fatte. Le premesse fanno prospettare una conclusione ancora lontana della vicenda, salvo colpi di scena. A prescindere dai risultati però, è interessante notare come, su una stessa questione, i modi di comunicare, di interagire e di esporsi, cambino. Nel caso mandellese sugli interventi di riqualificazione nell’area campeggio, osservando le due fazioni coinvolte, appaiono quasi diametralmente opposti.