88-10: Fusione tra Comuni. Chi ci sta? Tutti i sindaci della Provincia rispondono

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88 – 10 – Un tempo in Valsassina ci furono i comuni di Narro e quello di Indovero, più giù vi erano quelli di Ballabio Inferiore e quello di Ballabio Superiore, nei dintorni di Lecco di comuni ce n’erano sette: Laorca, Acquate, Castello sopra Lecco, Germanedo, Rancio di Lecco, San Giovanni alla Castagna e Maggianico. In tempi più lontani Comuni indipendenti lo furono anche Olate, Belledo e Chiuso.
Le necessità del tempo fecero il loro corso: Narro prima andò sotto Indovero e poi entrambi sotto la municipalità di Casargo. I due comuni di Ballabio si unirono e la costellazione di piccoli comuni intorno a Lecco vennero accorpati alla cittadina manzoniana. Questi sono solo alcuni esempi di ciò che in anni passati è accaduto.

Oggi, come ieri, si ripresenta per i Comuni la necessità di razionalizzare le spese, ridurre i costi, migliorare i servizi. C’è chi come Perego e Rovagnate il passo l’ha già fatto (vedi qui) unendosi nel Comune de La Valletta Brianza, così come Verderio Superiore e Inferiore che si sono fusi nell’unico comune di Verderio. Intanto altri li stanno seguendo: in Valvarrone, Tremenico, Introzzo e Vestreno sono ormai prossimi alla Fusione in quello che sarà il Comune di Valvarrone.

I tempi cambiano così come le esigenze: il carretto trainato dal mulo resta nei ricordi dei nonni, la mobilità si è fatta rapida e veloce, strade, moto, auto hanno accorciato le distanze, informatizzazione e digitalizzazione stanno scalzando il giurassico mondo dell’era cartacea, mentre i Comuni ormai da anni stanno facendo a pugni per far quadrare conti e garantire i servizi ai propri cittadini. Qualcuno per ovviare alla carenza di fondi ha sperimentato l’Unione, scelta felice come nel caso dei comuni dell’Altopiano Valsassinese (Cremeno, Moggio, Cassina e Barzio) non così per i comuni di Cortenova, Primaluna e Parlasco che proprio nelle scorse settimane hanno fatto marcia indietro sciogliendo l’Unione dei Comuni di Centro Valsassina dalla quale erano precedentemente usciti Pasturo e Introbio.

In questo panorama Lecconotizie ha lanciato a tutti i sindaci della Provincia di Lecco una provocazione battezzata 88-10.
88 sono gli attuali comuni della Provincia di Lecco, 10 quelli che abbiamo ipotizzato guardando a grandi fusioni, qualcuna fors’anche improbabile, ma di provocazione si tratta e tale bisogna considerarla. Abbiamo chiesto loro se sono favorevoli o meno ad una o più fusioni e il perchè; se in essere hanno già servizi condivisi con altri Comuni e con quali vantaggi.

Dall’inchiesta che abbiamo realizzato è emerso che 49 sindaci sono favorevoli, 34 contrari, mentre solo 5 non hanno saputo prendere una posizione neppure trincerandosi dietro i “se”, i “ma” e i “però” come qualche primo cittadino ha fatto prima di schierarsi dall’una o dall’altra parte.

Il quadro che ne è emerso, con le considerazioni degli 88 sindaci, ve lo proponiamo in dieci articoli che corrispondono ai 10 ipotetici grandi Comuni che abbiamo idealmente tracciato, a parte abbiamo approfondito i casi di Verderio e La Valletta Brianza nati da recenti fusioni.

Alto Lago
Basso Lago
Alta Valsassina
Valsassina
Grande Lecco
Valmadrerese
Meratese
Casatese
Valle San Martino
Oggionese

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