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RUBRICA – Carissimi lettori, bentrovati! Fra le poche convinzioni che mi rimangono c’è quella che l’Umanità potrà essere salvata attraverso l’educazione e l’arte e allora, oggi, proprio di arte desidero parlare con voi perché a Lecco, presso la Galleria Melesi in via Mascari 54, sarà visitabile ancora fino al 28 gennaio una mostra imperdibile, “Salvavita”, dell’artista Enzo Forese.
Visitare questa esposizione significa vivere una vera e propria esperienza immersiva: entrando nel luminoso spazio bianco della Galleria, volgendo lo sguardo a sinistra, ci si trova proiettati nel caleidoscopico mondo creato dall’artista, durante il tempo della pandemia, con le scatolette ed i blister dei farmaci salvavita che egli assume quotidianamente; tali oggetti che generalmente vengono buttati diventano la base colorata e sgargiante delle sculture astratte create da Forese e i tasselli di un mosaico variopinto di aree e volumi apparentemente instabili e duraturi; scatolette di farmaci e blister sono il ready-made attraverso il quale l’artista veicola il proprio messaggio: l’arte salva la vita, l’arte salva l’uomo dalle proprie brutture e lo eleva verso le vette della spiritualità.
La brutalità dell’uomo si manifesta in particolar modo attraverso la guerra e la violenza perpetrata alla Natura, per noi così vitale ma quotidianamente e inesorabilmente offesa; a questi temi è dedicato il ciclo “Fiore nasconditi che c’è la guerra”, una serie di olii che raffigurano fiori nascosti dietro fili d’erba, realizzati da Forese nel mese di febbraio 2022, allo scoppiare del conflitto tra Russia e Ucraina; si tratta di opere fortemente evocative dove i fiori sono rappresentati a mò di bersagli e di occhi guardinghi che spiano attraverso gli steli verdi il momento buono per tornare allo scoperto.
Infine non hanno fretta di essere notate le sagome ispirate alla moglie di Lot che, contravvenendo alle indicazioni degli angeli, “si volse a guardare indietro e diventò una statua di sale” (libro della Genesi); un’incitazione dell’artista a lasciarsi il passato alle spalle? Una spinta alla spiritualità? Il sale, infatti, nell’antichità era sempre presente nelle cerimonie di offerta. Un invito all’ospitalità e all’amicizia? Nel libro dei Numeri e in quello delle Cronache il sale viene presentato come simbolo di amicizia fra le parti. Quelle sagome leggere che salgono dal foglio come fumo purificatore suggeriranno a ciascuno la propria risposta.
In mostra sono presenti anche alcune copie del librino realizzato nel mese di aprile 2022 da Enzo Forese e Bernadetta Pazielli, nel laboratorio di Alberto Casiraghy (Edizioni Pulcinoelefante); ognuna delle 33 copie contiene un blister di medicine dipinto dall’artista.
Infine si potrà ammirare anche un leporello con le opere di Enzo Forese e la grafica di Paolo Vallara.
Come detto la mostra è visitabile fino al 28 gennaio 2023, da martedì a sabato dalle 16,00 alle 19,00 con ingresso libero presso la Galleria Melesi, via Mascari 54, Lecco.
Se deciderete di recarvicisi aspetto i vostri commenti all’indirizzo mail giovannasama71@gmail.com !
Giovanna Samà
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